Charlie Gnocchi, ex concorrente del Grande Fratello Vip, si racconta in un’intervista esclusiva a noi di SuperGuidaTv parlando della sua esperienza all’interno della casa di Cinecittà. Con il noto speaker radiofonico di Radio 102.5 abbiamo parlato dei concorrenti del reality, ma anche del suo rapporto con il fratello Gene Gnocchi. Charlie ci ha raccontato di essere molto soddisfatto del suo percorso all’interno della casa e dell’esperienza del reality, tant’è vero che sarebbe pronto a partire anche per l’Isola dei Famosi, se dovessero chiamarlo. Con Charlie abbiamo parlato anche di Tv, di nuove idee, della sua voglia di tornare a Striscia la Notizia e di molto altro ancora. Ecco di seguito l’intervista a Charlie Gnocchi.
Charlie Gnocchi, l’intervista esclusiva
Charlie Gnocchi, perchè ha scelto di prendere parte al Grande Fratello Vip e cosa si aspettava da questo reality?
«Ho scelto di partecipare perchè mi piacciono le esperienze nuove, mi piacciono le sfide. Lo considero un lavoro, una opportunità. Mi sono messo alla prova, perchè è la mia prima esperienza in un reality. L’ho trovata interessante».
Cosa l’ha colpita e cosa le rimarrà?
«Mi ha colpito l’organizzazione, la grande macchia perfetta che c’è dietro questo tipo di programmi tv. Mi ha colpito come alcune persone sapevano già come si vive in un reality. Concorrenti che erano perfetti giocatori e poi c’erano i concorrenti sprovveduti che in realtà non conoscevano le regole del gioco, perchè comunque è un gioco molto umano, fatto di rapporti e anche di strategie. Io sono entrato con uno spirito libero, non conoscevo tutte le dinamiche delle strategie e anche la forza mediatica del Grande Fratello».
Secondo lei chi è quello più stratega?
«All’inizio io mi sono trovato ad apprezzare un Antonino, un Daniele, anche Giovanni Ciacci, Nikita, Onestini, Ciupilan, Antonella e anche Tavassi, che però ho conosciuto pochissimo. Li ho trovati molto consapevoli del fatto che bisogna usare il programma come gioco, in effetti è questo il modo giusto, va vissuto come gioco televisivo».
Chi vincerà il programma?
«Mi auguro che possa vincere Alberto, è stato sempre neutro, non si è immischiato in troppe cose, ha avuto un profilo sempre giusto, sempre molto corretto. Vedo forti anche Nikita e Antonella, oppure Onestini che comunque è stato sempre coerente con il suo personaggio».
C’è stato un momento in cui ha detto: ora lascio?
«È capitato molte volte, soprattutto quando mi sono ritrovato contro la casa intera per non riuscire a spiegare certi miei atteggiamenti. Ho pensato di voler essere amico di tutti e sono stato spesso tacciato di essere doppiogiochista, di furberia oppure di voler apparire. Quando avevo contro i concorrenti mi sentivo a disagio perchè non è nella mia natura avere la gente contro ed essere considerato doppiogiochista. Però fa parte del mio carattere anche di artista, il fatto di accettare la critica, sembravo un infiltrato per alcuni concorrenti».
Cosa però le ha fatto cambiare idea e quindi rimanere?
«Alla fine pensavo che il gioco ogni giorno presentava alcune di queste dinamiche, dopo due, tre situazioni dove io mi trovavo a dover giustificare i concorrenti in base alle storie, io mi sono fatto impressionare dalle storie di quei concorrenti che ritenevo comunque forti, o meritevoli di questa considerazioni. Quando non ho parlato per più di un mese con Ciupilan, mi è dispiaciuto molto, poi ci siamo chiariti. Io facevo domande a tutti perchè volevo capire le loro storie, animavo un po’ la situazione e a qualcuno non andava».
Cosa ha pensato quando ha letto del biglietto di ritorno?
«Sono stato contentissimo perchè in casa non stavo male, mi ha fatto piacere ritornare, mi sono divertito molto».
Lei nella casa ha avuto un duro scontro con Daniele Del Moro e poi con Amaurys Perez: come sono andate le cose? Si è sentito attaccato anche senza motivo? Le piaceva un po’ stuzzicare gli altri?
«Ma è successo sempre tutto per un equivoco, io ero rimasto molto scosso del caso Bellavia e dell’idea che avevamo dato di noi stessi a chi ci guardava dall’esterno e che non rispecchiava il nostro modo di essere. Io sono molto amico di Marco, lui non è stato capito, ma la colpa non era della casa, era del fatto che non era facile capire questo suo stato d’animo. Io ho cercato di spiegargli che una nomination non era grave, lui per la nomination non ha dormito. Ho cercato di capire se era per la nomination o per un periodo che veniva fuori. Gli altri non lo capivano, pensavano fosse una strategia, ho cercato di trovare una mediazione. Amaurys, che è una brava persona, mi ha visto un po’ come tuttologo, persona saputella che voleva dire la sua, soprattutto quando siamo stati tacciati di essere poco sensibili nei confronti di Marco, da Alfonso e dal GF».
«Quel periodo è stato molto difficile perché eravamo sotto accusa. Mi sono visto in una clip in cui io spingo Marco, sono stato tacciato di bullismo, ed è la cosa più contraria al mio personaggio, io non ho mai bullizzato nessuno, figuriamoci un’amico. Io gli dicevo di entrare nella casa per non essere squalificato perchè il GF lo chiamava. Proprio perchè è un amico gli si diceva così. Hanno fatto vedere dei video dove lo spingevo, sono andato su Twitter, ho visto delle clip e ho notato lo stravolgimento assoluto di una realtà che non è quella. Ho visto che molti siti hanno stravolto i nostri personaggi».
Ha creato delle delle dinamiche volontariamente?
«Ma io volevo sempre stuzzicarli sul divertimento, anche con Attilio Romita. Siccome io ho delle idee di spettacolo, puntavo sulla teatralità a fare delle situazione. Con Salatino ne abbiamo combinate mille. Ma anche con altri come Antonino, Daniele. All’inizio c’era un clima di gioco che poteva portare il GF ad essere meno orientato sulla storia tra Antonella ed Edoardo. Io sostenevo anche con gli autori che il mio ruolo era quello di creare del cazzeggio. Anche con Antonella ed Edoardo si siamo divertiti molto, lui si è rivelato più sottone rispetto al gioco. Poi con Tavassi abbiamo rifatto Titanic ed abbiamo dato il massimo coinvolgendo tutti».
Se lei fosse arrivato in finale, con chi avrebbe voluto fare lo scontro al televoto?
«Con Luca Salatino, è nata un’amicizia bellissima. Ora si è un po’ offuscata perché lui è convinto che io abbia detto che ha avuto dei problemi, in realtà non ho mai detto niente, sapevo che lui aveva avuto certe storie complicate, ma è un personaggio molto simpatico, positivo».
Chi secondo lei si è rivelato una delusione e chi invece una bella scoperta?
«Una delusione per me è stato Edoardo Donnamaria perchè lo trovavo un compagno di giochi ideale invece si è buttato in questa storia ed era intrattabile, Tavassi è riuscito a tirare fuori il suo lato simpatico. Marco Bellavia anche, perchè non ha capito lo spirito del Grande Fratello. Attilio Romita che avevamo costruito un bel rapporto, ma è un po’ permaloso, pensava che tutto quello che si faceva lo si faceva per un doppio fine, in realtà Attilio è una persona con cui si può condividere molto, alla fine ha fatto un percorso tutto suo che non ho tanto capito».
«Una bella scoperta sicuramente è Antonella, Luca Salatino, Patrizia, Nikita, Alberto, Luca Onestini, Wilma, con lei ci siamo diventi moltissimo. Anche Elenoire è un personaggio forte con cui mi sono trovato bene. Mi hanno fatto degli scherzi perchè io andavo a dormire presto, sono finito sotto le cuscinate».
Tornando indietro lo rifarebbe? Ha più perso o più guadagnato grazie a questa esperienza televisiva?
«Lo rifarei certo, ho sicuramente guadagnato molto da questa esperienza, ho un pubblico che mi conosce, credo che le esperienze servono tutte. Il mio è un lavoro di sperimentatore, è una macchina fantastica, posso solo parlare bene del GF. Non sono il concorrente ideale per la mia età, devo solo dire che ultimamente le puntate sono monotematiche sull’amore».
All’Isola dei Famosi ci andrebbe?
«Lo farei subito, sarebbe un reality ancora più forte per me, diventerei veramente quel selvaggio utile all’Isola».
Chiariamo la questione licenziamento, lei è tornato a RTL 102.5: ma cosa è successo in realtà con il presidente Lorenzo Suraci?
«È successo che il mio editore ha letto talmente tanti messaggi che io stando dentro la casa non immaginavo di aver stimolato una quantità di traffico mediatico dovuto a tutte le caz*ate che dicevo nella casa. Ho riempito tutti i sociale. Mia moglie mi ha detto: “ma non potevi stare zitto?!”. Mi sono rivisto in migliaia di clip. Ovviamente avrò creato una divisione sul mio personaggio che l’editore mi dice: “ma sei diventato un parac*lo? Io non posso assumere un parac*lo”. Io non volevo fare quello ovvio».
Si sono smobilitati tutti per farla tornare a Radio 102.5.
«Questo mi ha fatto molto piacere, sia Alfonso, Sonia Bruganelli, Orietta Berti, gli amici di una vita».
Lei ha iniziato come chitarrista nel gruppo i “Desmodromici” nel quale cantava suo fratello Gene. È stato la sua spalla per molti anni: arriva in tv, poi Zelig. Poi ognuno ha preso la sua strada lei con le radio, Striscia la Notizia e molto altro. Come sono i vostri rapporti?
«È un rapporto conflittuale perchè lui ha avuto la fortuna di fare il comico e ha avuto successo, io sono un tuttologo che non ha avuto quel successo e mi arrabatto in mille ruoli, l’ho sempre un po’ invidiato, il rapporto è del fratello minore che non trova pace. La radio mi ha salvato, io faccio un po’ di tutto e male. Suono, scrivo libri, faccio la radio, un po’ di televisione, mi butto in ogni avventura. Devo dire che però ci volgiamo bene».
La musica è sempre una cosa che le piace e che condividete?
«Si io comunque suono, adesso usciamo con un cofanetto “I 150 grandi insuccessi”, 150 brani in 5 cd, ci sentiamo sempre, abbiamo queste idee demenziali. Io ho fatto il chitarrista nelle sue band. Sto pubblicando anche un libro».
In tv cosa le piacerebbe fare?
«La tv la sto guardando molto e attentamente, osservo se la televisione è nuova rispetto ai social o viceversa. Guardo le nuove forme di intrattenimento. Alla tv manca un po’ di imprevedibilità, che forse è quella che piacerebbe anche un po’ a quelli più anziani. La tv bisogna farla, l’interazione con i social è divertente, l’unico che ha sposato questa formula è Diego Bianchi, io la farei meno politicizzata. Potrebbe essere divertente ad esempio vedere come i politici, i grandi della Terra ma anche i cantanti, utilizzano i social. A Sanremo ad esempio la protagonista è stata Chiara Ferragni e Amadeus con il suo nuovo profilo Instagram. Gli ha portato grandi ascolti, in questo è maestro Fiorello, voglio dire, che la tv si diverte anche a prendersi in giro con il mondo social. Oggi mi hanno proposto di entrare nel Metaverso, uno mi ha detto: crea il tuo avatar. Ora sono indeciso se andare in campagna a tagliare gli ulivi o diventare un avatar».
È venuto a mancare da poco il suo amico e collega Joe Violanti, lei ha dichiarato “Era come mio fratello”: ci racconta un aneddoto di voi due insieme?
«Abbiamo lavorato insieme per tanto tempo, abbiamo fatto tante cose insieme, venivamo dallo stesso paese. Abbiamo combinato tante cose. A Unomattina spaventavamo tutti gli ospiti. Abbiamo invitato Ennio Morricone. Cercavamo di divertirci. È stato commovente il nostro rapporto. Poi abbiamo fatto due strade diverse ma ho dei ricordi bellissimi. Andavamo in giro con Renzo Arbore, al Maurizio Costanzo Show, Maurizio ci voleva bene. Andavamo a casa casa di Marisa Laurito».
Maurizio Costanzo, un altro grande che mancherà a molti.
«Costanzo è stato pazzesco, sempre gentile, con una carica ironica e sarcastica pazzesca. Dobbiamo molto a persone come Maurizio e Renzo perchè hanno inventato i generi».
Il momento più difficile della sua carriera o della sua vita? Quello che invece ricorda come il più bello?
«Devo ammetterlo, il più difficile è quando non mi hanno riconfermato a Striscia la Notizia. Pensavo di far parte della squadra di Antonio Ricci, non ho capito perchè. Mi manca molto la squadra di Striscia la Notizia, mi piacerebbe tornare anche con un altro personaggio. Ci sono rimasto male e ancora oggi non capisco il perchè non faccio parte della squadra. Il momento più bello è quando questo è diventato un lavoro, ci chiama la radio e ci dice che ci fanno un contratto, è stato bellissimo».
Progetti futuri?
«Sono sempre in pista con delle cose, tra un mese esce il mio libro “Boh! – Mille domande senza risposte”, lo presento al Salone del Libro. Ci tengo molto. Spero di fare delle serate con il mio spettacolo che è questo domandare al pubblico, fare a loro alcune domande, seguendo un po’ quella che è la scuola di Maurizio Costanzo e di Joe. Mi piace molto la scuola di Costanzo, sentire gli altri, anche se io sono più prorompente, lui era un grandissimo sempre in punta di piedi».
Il cinema invece?
«Ho fatto qualche anno fa una fiction con l’amico Massimo Boldi, certo mi piacerebbe molto, se mi chiamassero mi butterei anche in quello».