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Caroline Pagani ricorda suo fratello Herbert con un disco: “Vorrei che le persone ascoltassero le sue canzoni” – INTERVISTA

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Caroline Pagani, attrice, autrice e drammaturga poliglotta, rende omaggio a suo fratello Herbert Pagàni, celebre cantautore e artista visivo, realizzando un disco in suo onore. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Carline a Milano e con lei abbiamo parlato di questo nuovo progetto discografico, ricordato suo fratello Herbert e dei progetti futuri dell’artista.

Caroline Pagani: intervista all’artista

Cosa ti ha spinto a dedicare un disco a tuo fratello Herbert? E quali aspetti della sua produzione hai voluto mettere in risalto?

“Mi ha spinto il desiderio di cantare queste canzoni, le cantavo quando ero piccola ne sono sempre stata innamorata, anche questo penso che basti. Sono stati fatti tanti omaggi a mio fratello ma non li ho amati tantissimo, non rispecchiavano quello che lui era. Era un artista poliedrico, spaziava del disegno, all’illustrazione, dalla scultura alla radio, la scrittura. Ho cercato di dare risalto un po’ a tutto, anche nella scelta delle canzoni. Nonostante la sua vita breve ha prodotto tanto materiale”. 

Quanto è stato influenzato il tuo percorso artistico dalla figura di Herbert? C’è un ricordo particolare di tuo fratello che hai voluto trasmettere attraverso il disco?

“Ci sono tanti ricordi che riguardano proprio l’arte del disegno, le mostre. Non so se questo poi emerga o meno dal disco, forse nelle canzoni che riguardano l’amore per le città. C’è una lettera a un figlio che lui ha scritto e che si può dedicare a qualunque genitore, anche qualunque essere umano. Il tema principale che ho scelto è quello dell’amore declinato in tante forme, come ad esempio è al centro dello spettacolo-concerto che sto facendo su di lui che si intitola “Per amore dell’amore”. Non so se sia giusto che sia io a dirlo se ha influenzato il mio percorso, ma sicuramente mi ha fatto scoprire l’amore per la parola, per i testi, per la poesia e per un certo tipo di canzone”. 

Hai in programma uno spettacolo-concerto legato al disco? Cosa ci puoi anticipare?

“Non è un biopic, è uno spettacolo che ha già debuttato ed è piaciuto moltissimo anche a chi non conosceva Herbert Pagani. Lo spettacolo tocca diversi temi, come la necessità del riciclo che serve per evitare i cambiamenti climatici, affronta il tema della Pace. Temi assolutamente attuali”.  

Cosa vuoi trasmettere con questo omaggio?

“In parte il messaggio dello spettacolo riflette la gratuità dell’amore. Un amore che non ha prezzo, non condizionato. Lui amava i rifiuti trovati sulla spiaggia proprio perché non avevano prezzo e ne realizzava delle opere d’arte. Quello che mi piacerebbe è che le persone riscoprissero questa discografia, i suoi testi, e che la gente cantasse queste canzoni, che le ascoltasse, perché sono belle canzoni e trattano temi molto vicini a tutti noi”. 

Come descriveresti Herbert al pubblico che non lo conosce? 

“Direi che è un artista poliedrico, infatti lo chiamavano il canta-pittore, l’artista che disegna con la voce che canta con la penna. Un artista impegnato per la pace nel mondo, gran parte della sua vita è stata dedicata alla pace, in particolar modo la pace in Medioriente. Un artista che voleva sensibilizzare sulla necessità del riciclo, e sui pericoli di un mondo ipertecnologico”. 

Oltre a questo disco, quali altri progetti hai in cantiere?

“Beh c’è la distribuzione degli spettacoli, uno spettacolo su mobbing nell’ambito dello spettacolo, poi uno spettacolo sull’Amleto di Shakespeare, uno spettacolo su Francesca Da Rimini e poi i testi a cui sto lavorando oltre alla versione francese dello spettacolo concerto”.

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