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Cara, presenta il singolo “Verso Casa”: “In questo brano c’è tutta la mia vita. La collaborazione con Fedez? È nata in maniera spontanea”

Foto Luca Tartaglia

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Il 29 marzo è uscito in radio e in digitale “Verso Casa”, il nuovo brano della poliedrica cantautrice CARA (RayDada/EMI Music), all’anagrafe Anna Cacopardo, cantautrice classe 1999 di Crema, che nel 2019, ha debuttato nel mondo della musica pubblicando il suo primo singolo “Mi Serve” con l’etichetta Polydor. Nel 2020 emerge con il singolo “Le Feste di Pablo”, ripubblicato successivamente con la collaborazione speciale di Fedez, ottenendo un grande successo nelle classifiche di streaming e ricevendo numerose certificazioni, tra cui il Disco di Platino con oltre 20 milioni di stream su Spotify e più di 9 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il sodalizio artistico con Fedez la vede poi collaborare anche al brano “Fuori dai guai” contenuto nell’album “Disumano” di Fedez. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato CARA e con le abbiamo parlato del suo percorso musicale partendo dal nuovo singolo e dei suoi progetti futuri.

Cara, intervista alla cantautrice Anna Cacopardo all’uscita del singolo “Verso Casa”

Verso Casa è il tuo nuovo singolo, come nasce questo brano, e qual’ è stato il commento più bello che hai ricevuto? 

“Ero a casa a Milano, guardavo fuori dalla finestra e mi sono vista in questa lente d’ingrandimento. Ho visto me bambina seduta in mezzo a una Milano frenetica. Da lì si sviluppa tutto il racconto. Nel brano ci sono tutti i momenti della mia vita, anche in momenti in cui mi sono persa e ho dovuto ritrovare la strada verso casa. C’è stata una frase che mi è stata detta che mi ha fatto emozionare: ‘Questa canzone è una corsa!’. In effetti quando l’ho scritta è stata un po’ una corsa”. 

Un brano che può ognuno di noi può adattarlo alla propria storia: cosa hai provato quando hai finito la stesura del testo? 

“È quello che spero: quando scrivo una canzone lascio spazio all’ascoltatore di immaginarsi nel pezzo. Ogni volta che scrivo una brano, è la canzone stessa che racconta a me quello che volevo dire. Lo trovo bellissimo questo”. 

Come è nata in te la passione per la musica? 

“È stato molto naturale. Sono cresciuta con le canzoni, sia come essere umano che come artista, mi hanno educata sotto tanti aspetti. È stato naturale. Poi in casa si è sempre avuto un legame con la musica. Le canzoni penso facciano bene all’anima e possono educare”.

Il Festival di Sanremo è un palco che sogni? 

“È un palco importante e che regala sicuramente tante emozioni. In questo momento sono concentrata sul mio percorso. Voglio dare più importanza al presente in questo momento. Sicuramente è un palco bellissimo”

Tu hai ricevuto il Premio Lunezia, cosa ricordi di quel momento? Segue poi una collaborazione con Fedez. 

“Si, era il mio primo singolo “Mi Serve”, e successivamente è uscito il remix con Samuel Heron. È stato un momento bellissimo. Durante una fase di lavoro con il mio produttore, un giorno nel suo studio incontro Fedez. Fin da subito è nato uno scambio umano e artistico. In quel momento non era nata ancora l’idea di collaborare, quella è arrivata dopo, in maniera spontanea”.

Il brano ha avuto un successo: cosa provi quando poi vedi i numeri enormi di quel successo? 

“Beh sono contenta che il brano sia entrato nell’ascolto di così tante persone, soprattutto in un periodo così delicato come il lockdown”.

Tu arrivi da Area Sanremo Tour: come vedi i percorsi di chi arriva dai talent? 

“Il mio è un tipo di percorso diverso, quello dei talent credo sia un percorso che ha comunque le sue difficoltà. È senza dubbio una possibilità, anche se credo vada fatto quando si ha le spalle larghe. Per me ogni scelta che si fa è importante farla quando ci si sente convinti di poterla fare”. 

Poi sono arrivati anche dei live importanti: cosa hai provato mentre cantavi all’Arena di Verona? 

“Un momento incredibile della mia vita, mi ricordo ogni secondo di quel giorno. L’Arena di Verona ti regala un’emozione unica”

Cosa ti ha detto la tua famiglia quando hai comunicato che volevi fare la cantante? 

“Sono stata molto fortunata perchè mi hanno sempre sostenuta fina da bambina e ancora tutt’oggi continuano a farlo. È importante questo perchè vivi il tutto senza subire la pressione”. 

Se dovessi scegliere un nome per un duetto: quale ti viene in mente? 

“Come nome internazionale, beh in questo momento sto ascoltando molto Girl in Red, nel panorama italiano ti direi Loredana Bertè, la trovo un’artista straordinaria”. 

Che idea ti sei fatta delle polemiche che hanno riguardato giovani cantati donne italiane criticate per la loro bellezza messa in risalto anche dal loro abbigliamento?

“Penso che ogni arista sia libera di esprimere la propria fisicità in funzione con la propria arte come meglio crede. Ognuno è libero di esprimersi come vuole. È una polemica che si accende a causa di un fattore culturale”. 

Che rapporto hai con i commenti negativi sui social? 

“Gli do’ il peso che meritano, so benissimo che ci sono i leoni da tastiera. A volte mi turba anche il solo pensiero che certi commenti posso riceverli anche altri artisti”. 

Progetti futuri? 

“Sicuramente ci saranno altre evoluzioni, altri brani che porteranno a un progetto più ampio”.

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