In meno di due ore Leo Gassmann restituisce sullo schermo il dolore, la poesia, la forza, la fragilità, l’amore e l’ostinazione di Franco Califano. “Califano”, in onda in prima serata su Raiuno il prossimo 11 febbraio, è un racconto emotivo, profondo e sincero di quella che fu l’anima poetica ma anche tormentata di Califano. Il film tv diretto da Alessandro Angelini descrive l’ascesa di Franco, un giovane artista che si ritrovò protagonista della scena musicale italiana negli anni Settanta consacrata da brani di successo come “L’incontro” o “Minuetto”. Un successo improvviso ostacolato dai problemi giudiziari che macchiarono la sua carriera portandogli via tutto. Ora la vita di questo artista rivive finalmente in tv con un biopic che vede l’esordio di Leo Gassmann nei panni di attore in tv.
Intervista a Leo Gassmann, attore protagonista di “Califano”
Noi di SuperGuida TV lo abbiamo video intervistato in esclusiva e ci siamo fatti raccontare qualcosa in più su questa importante sfida: “E’ stata una sfida entusiasmante sia durante i provini che durante le riprese del film tv. Un viaggio straordinario che mi ha dato la possibilità di conoscere delle persone che mi hanno aperto il loro cuore permettendomi di comprendere meglio la figura di Franco Califano non solo come artista ma anche come uomo. Nel film tv ci si focalizza soprattutto sull’aspetto umano e su ciò che non è mai stato raccontato”.
E’ difficile all’interno della sterminata discografia di Califano, scegliere i brani più rappresentativi ma Leo ha una canzone del cuore: “La mia canzone preferita è Semo gente de borgata. Sono molto legato a questo brano perché prima che girassi il film ho avuto la possibilità di andare a vedere un concerto organizzato dai suoi migliori amici nonché musicisti che lo hanno accompagnato negli ultimi 30 anni della sua carriera. In quell’occasione ho conosciuto i fan di Franco che intonavano proprio il ritornello di questa canzone. Mi sono emozionato perché avevo saputo da poco che avrei dovuto vestire i suoi panni”.
Sulle similitudini tra il suo percorso artistico e quello di Franco Califano, dice: “Il fatto che Franco fosse un cantautore mi ha dato la possibilità di immedesimarmi meglio nel personaggio perché ho compreso appieno le delusioni e la sofferenza che si può provare quando si lavora tutta la vita per raggiungere un risultato per poi ritrovarsi in carcere da innocente”.
La recitazione è un’arte che scorre nelle vene di famiglia. Gli abbiamo chiesto se il padre Alessandro Gassmann gli avesse dato qualche consiglio in particolare: “I provini sono sempre molto lunghi e inizialmente ho preferito non dirgli niente. Poi quando ho avuto la notizia l’ho comunicata ai miei genitori che sono stati felicissimi. Spero che questo sia il primo passo di un percorso lungo che mi porti ad avere possibilità di raccontare storie belle come questa”.
E chissà che nella prossima stagione della serie “Un Professore”, Leo Gassmann non faccia capolino come attore.