Charles Edward Anderson Berry, meglio conosciuto come Chuck Berry spegne quest’oggi ben 90 candeline! Nato a Saint Louis in Missouri (Stati Uniti) il 18 ottobre 1926, Chuck è stato ribattezzato il vero padre del rock and roll (checché ne dicano i fan di Elvis Presley!).
Famoso è il tributo al cantautore, chitarrista e compositore di St. Louis nel film “Cadillac record”.
A Mr. Berry, infatti, viene riconosciuto il merito di aver contribuito ad abbattere le barriere sociali tra bianchi e neri grazie alla sua incredibile musica!
Ma ripercorriamo brevemente la sua carriera musicale.
L’infanzia e l’adolescenza di Chuck
Chuck Berry, come tutti gli adolescenti della sua età, si scontra e lotta contro le ingiustizie dovute ai pregiudizi razziali ed alla prepotenza della classe dirigente bianca.
Questa situazione rende turbolento il ragazzo di St. Louis, al punto da trascorrere molti anni in riformatorio per la spiccata tendenza a delinquere.
Durante gli episodi di detenzione, tuttavia, Chuck conosce dei musicisti e si innamora ben presto del blues e di quello che diverrà ben presto il suo più grande amore: la chitarra.
Dopo essere uscito di prigione ed aver sposato la sua fidanzata Themetta “Toddy” Suggs, dalla quale avrà una bimba, Berry si rimboccherà le maniche per lavorare.
Ciononostante, la passione per la musica e per vari generi musicali lo porterà ad esibirsi in vari locali, fino all’incontro decisivo con il grande Muddy Waters.
Quest’ultimo, infatti, presenta ed accoglie Chuck nella grande famiglia della “Chess Records di Chicago”.
Leonard Chess, titolare della precitata etichetta discografica, rimane stregato dal riadattamento musicale di Berry su un classico country & western di Bob Willis.
Chuck Berry, quindi, sarà spinto nel 1955 da Leonard Chess ad incidere un brano che porterà il nome finale di “Maybelline”. Questo sarà l’inizio del successo del grande Chuck Berry.
Il primo nero a convincere i bianchi
Tra i numerosi soprannomi attribuiti a Chuck Berry c’è anche “crazy legs” (“gambe pazze”), visto il suo moto perpetuo sul palco.
Il ragazzo di St. Louis è stato, altresì, ribattezzato “il primo cantante nero a convincere lo scettico pubblico bianco”.
La rivista Rolling Stone lo ha inserito al quinto posto nella lista dei 100 migliori artisti di sempre, alle spalle di Beatles, Bob Dylan, Elvis e Rolling Stones.
Ma come affermò lo stesso John Lennon:
«Se vuoi dare un altro nome al Rock and Roll, puoi chiamarlo Chuck Berry: noi tutti gli dobbiamo molto».
Lennon, infatti, ammise a chiare lettere che senza la musica di Chuck, molti artisti come Elvis Presley, Bob Dylan, i Beatles ed i Rolling Stones probabilmente non avrebbero raggiunto lo stesso successo.
Chuck Berry è stato il primo ad aver utilizzato la scala pentatonica negli assolo di rock, la cosiddetta “double-stop”.
Grazie a questa innovazione, Berry portò uno strumento – la chitarra – a gareggiare ed a primeggiare sulla voce, impensabile nel panorama musicale fino agli anni ’50.
Tra i suoi più grandi successi, il brano “Johnny Be Good”, reso celebre dal giovane Michael J. Fox nel film ‘Ritorno al futuro’.
Ignoriamo per un giorno le vicende giudiziarie che hanno ‘arrestato’ (in tutti i sensi) Chuck Berry e la sua sfolgorante carriera musicale.
La Super Guida augura al padre del Rock and roll
“Buon novantesimo compleanno!!”
con questo omaggio musicale: