Beppe Fiorello è uno dei più fotografati al Tennis and Friends nonostante non abbia la racchetta da gioco in mano, a riprova di come l’amore verso uno degli artisti più iconici della nostra televisione sia fortissimo nelle persone. Noi di superguidatv lo abbiamo intervistato in esclusiva: “Una giornata di prevenzione organizzata da Tennis and Friends e da Giorgio Meneschincheri, stamattina ho aggiunto con dei professori di non esagerare con la prevenzione invitando tutti a parlare e ad esporre i dubbi al medico di famiglia. La prevenzione va fatta, non fai da te su internet cercando l’emulazione delle malattie altrui. Dobbiamo stare attenti, prevenire è fondamentale per risolvere problemi seri”.
Intervista a Beppe Fiorello
Non aveva indosso il completino da tennis, ma Beppe Fiorello fa diversi sport compreso uno che può sembrare molto curioso come sottolinea lui stesso: “Ho un rapporto discreto con lo sport da sempre, da ragazzino ho giocato a pallavolo e al calcio di strada. In tarda età ho scoperto il golf che è uno sport divertente e bello, so che può sembrare assurdo suscitando un sorriso per chi non lo pratica. Ho provato raramente il tennis, ma cerco comunque in generale di muovermi”.
Non potevamo non chiedergli dei prossimi progetti, tra cui il più imminente è l’esordio alla regia con un fatto di cronaca vera come il delitto omofobico di Giarre che sconvolse la sua Sicilia negli anni ‘80:
“Non sappiamo ancora quando andrà in sala perché siamo ancora in post produzione e poi perché la crisi della sala e sotto gli occhi di tutti. In Europa c’è molta meno crisi rispetto all’Italia, sono solidale con gli esercenti ed i proprietari della sala cinematografica. Vogliamo tornare al cinema con un rito collettivo com’è giusto che sia la visione di un film, lo vedremo la prossima stagione. Vi posso dire pochissimo sul film tranne quanto già uscito perché probabilmente andremo ad un festival internazionale e quindi ci sarà modo di approfondire”. Chissà se l’atteso esordio arriverà nel mese di settembre in occasione del prossimo Festival di Venezia.
Beppe Fiorello loda il lavoro delle piattaforme streaming
Il rapporto con la televisione di Beppe Fiorello però è sempre molto stretto: “Sto scrivendo delle storie per la televisione per me importanti, ma non so ancora dirvi quando le vedremo”, poi arriva il plauso al lavoro delle piattaforme a cui non chiude le porte anzi le tiene spalancate:
“Penso che sia una nuova epoca, un’innovazione e una rivoluzione. Le piattaforme sono qualcosa di positivo, generano molto lavoro. Abbiamo la fortuna che queste piattaforme siano arrivate durante la pandemia con l’industria dell’audiovisivo che fortunatamente è riuscita a lavorare più delle altre perché c’era bisogno di storie nuove. Io racconto storie, poi non so che destino avranno chi ha l’interesse a collaborare con me io ci sono, dipendo solo da me stesso e dalle mie idee perché sono un narratore di storie”.