Beppe Fiorello è stato insultato per aver fatto da “madrino” al Gay Pride di Palermo. L’attore siciliano, amatissimo dal grande pubblico, ha sempre messo il proprio talento al servizio dell’impegno civile. Ha da poco concluso, infatti, la lavorazione del suo primo film da regista, una storia liberamente ispirata alla vicenda di Giorgio e Toni, i due ragazzi uccisi a Giarre nel 1980. La loro storia ha avuto un’importanza centrale per il Movimento LGBTQIA+, tale che gli organizzatori non potevano non ringraziare Giuseppe Fiorello per questa sua scelta di coraggio e di amore, chiedendogli di essere il madrino del Gay Pride di Palermo.
Beppe Fiorello insultato, madrino al Gay Pride di Palermo
Dopo aver ricevuto l’invito, Beppe Fiorello, sui social aveva così commentato: “Grazie per questo invito così speciale, sono onorato di esserci, ci vediamo a Palermo!”. L’attore inoltre aveva dichiarato: “Sono onorato di partecipare al Pride di Palermo, nella mia Sicilia. Partecipare è un’attività importante per sostenere i diritti umani e in quest’epoca in cui la distanza fisica si sta delineando per confini virtuali, ho accolto immediatamente l’invito anche per ritrovare direttamente e fisicamente le persone. In questo caso, partecipo anche per conoscere, capire e vivere un’esperienza di lotta per i diritti in prima persona con la speranza che questi diritti al più presto possano essere riconosciuti per salvaguardare la vita di tutte le persone che devono essere libere di essere”.
Le critiche mosse a Fiorello
La partecipazione di Beppe Fiorello all’evento dello scorso 9 luglio, ha suscitato qualche commento critico nei suoi confronti. “Qualche sera fa eri su Rai Uno a celebrare Padre Pio e poi vai al Pride di Palermo?“ – commenta qualcuno. Altri invece scrivono: “Ci hai deluso“.
La risposta di Beppe Fiorello
Una scelta di cui l’attore siciliano va fiero nonostante le numerose critiche. Fiorello giustamente sceglie di non dare peso a queste parole e ad altre simili e dice: “Ho ricevuto un invito gentile, accorato e così appassionato che non ho esitato un attimo a essere qui. Ho accettato perché avevo la voglia di esserci, non si può sempre parlare per sentito dire. Volevo partecipare a un movimento importante che sta lottando da tanto tempo per diritti fondamentali, spesso negati”.
“Sono molto fiero e orgoglioso di avere deluso qualcuno. Bisogna partecipare fisicamente ai movimenti per i diritti, bisogna esserci fisicamente, per questo sono qui”. – Con queste parole Beppe Fiorello aveva spiegato la sua presenza al Gay Pride di Palermo.
L’attore, A La Stampa, spiega che vuole farsi volto e voce di questa volontà di cambiamento: “C’è un’informazione capillare che ha creato una nuova generazione di giovani che vogliono impegnarsi in prima persona. Se la Sicilia sta accendendo luci e fari sui diritti, se c’è questa voglia di cambiamento lo dobbiamo proprio ai ragazzi”.