Intervista a Barbara Francesca Ovieni, da “Grand Hotel Chiambretti” a signora del calcio in tv: “Simona Ventura ha avvicinato le donne al calcio”

Barbara Francesca Ovieni

Barbara Francesca Ovieni è la signora del calcio su 7Gold con ben due programmi tv “Diretta Stadio” e “Il Processo di 7Gold”. Forte di una gavetta iniziata ben presto, prima come opinionista a “Rai Sport” e poi per il gruppo Norba, fino allo storico programma “Bordo Campo”, la bella Barbara sembra proiettata a far tremare colleghe del calibro di Diletta Leotta e Giorgia Rossi. Un passato da modella, apparizioni in film, fiction e programmi tv di successo, fanno di lei una professionista poliedrica, pronta ad affrontare con spirito di sacrificio e impegno tutte le occasioni della vita. Abbiamo intervistato la conduttrice di 7Gold e con lei abbiamo parlato del ruolo della donna nel mondo del giornalismo sportivo, del caso Greta Beccaglia e dei progetti futuri, molti dei quali condivisi con il suo compagno, il rapper Moreno vincitore di Amici di Maria De Filippi.

Barbara Francesca Ovieni: l’intervista esclusiva

Due programmi su 7Gold: “Diretta Stadio” e “Il Processo di 7Gold”. Una bella lotta con Diletta Leotta e Giorgia Rossi? 

“Mi fa molto piacere essere messa sullo stesso piano di Giorgia Rossi e Diletta Leotta, due colleghe che io adoro e ammiro moltissimo. Si è una bella lotta e mi fa piacere lottare con loro”. 

Hai iniziato molto presto a lavorare nel giornalismo sportivo, prima come opinionista a Rai Sport e poi per il gruppo Norba, fino allo storico programma “Bordo Campo”. Perchè hai scelto il giornalismo sportivo? 

“Mi ha affascinato il fatto che il calcio è un gioco che appassiona proprio tutti. Da ragazzina ero tifosa, però volevo capire perchè la gente è così fissata con questo sport. Volevo capire tutte le dinamiche interne a questo mondo”.

In passato sei stata una delle tentatrice di “Temptation Island” in onda su Canale 5, hai partecipato a “Ciao Darwin”, a “Grand Hotel Chiambretti” e “Talent” su Italia 1. In Rai al programma “Artù” con Gene Gnocchi. Hai recitato con Jerry Calà, sei stata modella per Richmond. Quale di queste esperienze ricordi particolarmente e perchè? 

“Le ricordo tutte in realtà, perché tutto quello che ho fatto fa parte del mio bagaglio lavorativo e non rinnego nulla. Mi è piaciuto tutto, sono state esperienze in diversi campi ma che comunque fanno parte sempre dello stesso ambito e cioè quello artistico”. 

“Io mi reputo un artista e quindi ho voluto capire esattamente quale fosse più precisamente la mia strada. Ho anche studiato recitazione ho preso un master in recitazione cinematografica come per la conduzione. Sono affascinata da tutto il mondo artistico. Tutto quello che ho fatto, mi ha portato a capire che l’amore per il calcio rimane al primo posto. Ricordo davvero con piacere la mia prima puntata Rai Sport con Paolo Paganini e Francesco Rocchi, c’era come ospite anche Beccalossi, ecco quello è stato il momento in cui io ho proprio percepito e capito che volevo stare lì. Poi ti ripeto tutto il resto mi è piaciuto tantissimo”.

Gene Gnocchi ad esempio l’ho incrociato dopo tanti anni l’anno scorso durante la quarantena, facevamo le dirette da casa e abbiamo fatto una diretta sempre per quanto riguarda il calcio con un giornalista sportivo e come ospiti eravamo io e Gene Gnocchi. È stato un piacere ritrovarlo lì, abbiamo chiacchierato moltissimo. Anche lui lo ricordo veramente con tanto piacere perché poi è stato uno dei miei primi lavori in Rai, anche se facevo la valletta per me era molto importante imparare da una persona come lui. Anche  Chiambretti, che è un genio della televisione, ricordo molto bene il periodo che ho avuto modo di lavorare con lui, ecco per questo ti dico che non riesco a dimenticare nulla”. 

Hai citato due grandi appassionati di calcio, Gene Gnocchi e Piero Chiambretti. Gene ha lavorato con Simona Ventura che ha aperto la strada a molte conduttrici di trasmissioni sportive? 

“Infatti per me è un po’ un mito Simona Ventura perché comunque ha trattato il calcio in modo simpatico senza fare la maestrina del calcio. Secondo me ci sono donne magari che ne capiscono anche di più, però si deve fare sempre molta attenzione quando si parla di calcio con il pubblico maschile. Lei ha capito questa cosa, ha reso suo il mondo del calcio, in modo secondo me molto ironico, simpatico e intelligente. Io l’ho sempre apprezzata molto come conduttrice sportiva. Lei ha avvicinato molte donne al calcio, ti dico l’ho presa un po’ come spunto per la mia carriera. Anche quando era a “Mai dire gol” che faceva le gag, era un programma divertente, e comunque alla conduzione c’era Simona”.

Nel 2020, è uscita una rivisitazione del brano di Raffaela Carrà “Ballo ballo”: come mai la scelta di quel brano e cosa rappresenta la Carrà per te? Tornerai a cantare?  

“Allora chiariamo una cosa, non sono una cantante, non mi sento di essere una cantante. È stato un momento post quarantena dove siamo stati chiusi in casa, si lavorava poco e quando ci hanno riaperto c’era quella voglia di fare, di ballare, di fare tutto quello che non potevamo fare. Insieme al mio manager musicale abbiamo pensato: “perché non facciamo qualcosa di diverso, di divertente e che non sia quello che sei abituata a fare? Tanto hai una bella voce”. Prima di fare la canzone ho detto: sì perché no! Magari proviamo prima tra di noi, al massimo la teniamo nel cassetto per ascoltarla quando ne ho voglia”

“Devo dire la verità, ho pensato io alla canzone di Raffaella Carrà perché non volevo cantare una canzone inedita proprio perchè non sono una cantante, ma volevo soltanto riproporre una bella canzone in versione dance. Ho pensato quindi alla canzone un po’ iconica per me e che davvero mi mette quella carica dentro, appunto “Ballo ballo”. Raffaella Carrà per me è un mito indiscusso e quindi l’ho fatto anche in su onore. “Ballo ballo” è proprio la classica canzone che quando la senti ti viene voglia di alzarti e ballare e quindi ho detto facciamo questa, che per me è la canzone post quarantena giusta”. 

Non molto tempo fa l’episodio accaduto a Greta Beccaglia, cosa ne pensi di quella situazione e tu come ti saresti comportata: sia al posto della giornalista che del conduttore? Ti è mai successo qualcosa del genere? 

“Così non mi è mai accaduto, non mi sono mai trovata in una sezione così brutta. Io penso che qualsiasi cosa una donna possa indossare o possa far vedere, non è giusto da parte degli uomini approfittare della situazione. Non è giusto mettere le mani addosso ad una donna. Una donna la guardi, la ammiri, ma non la tocchi, non la insulti. Tutto questo non deve accadere assolutamente. L’unica cosa che io posso accettare come donna e non sono una bigotta, ma l’unica cosa che posso accettare, perchè comunque sono una bella ragazza e posso essere anche vestita in modo un po’ provocante ma non per questo si ha il consenso a dire e fare determinate cose, quello che io posso accettare è il classico fischio o complimento quando una donna passa, ma fermiamoci lì. Ci sono donne che non accettano nemmeno quello. Il fischio, un complimento ci sta, sei una bella donna, ma deve tutto rimanere nel complimento non si deve dire nient’altro”.

“Io al suo posto non so cosa avrei fatto, forse gli avrei lanciato la borsa e un tacco. Al posto del giornalista in studio, beh io avrei detto quello che avrei pensato di dire in quel momento. Capisco anche lui perché non è facile gestire quelle situazioni, non sai mai come comportarti. Se tu donna ti senti offesa in quel momento, magari se si sta sottovalutando la situazione lo fai presente ecco. In quel momento il giornalista in studio non sapeva come gestire la cosa, bisogna pensare a tantissime cose mentre sei in diretta, lui ha forse un po’ sottovalutato la situazione”.

È ancora molto difficile per una donna farsi strada in un settore come il giornalismo sportivo?

“Credo che oggi nessuno può più pensare che una donna non possa parlare di calcio. Ci sono donne che conoscono benissimo il mondo del calcio e penso che questo si sia capito. Siamo in un momento in cui la donna ha tutte le caratteristiche e ha ampiamente dimostrato di essere capace di parlare anche di calcio. Oggi rispetto a qualche anno fa per chi si avvicina al mondo del giornalismo sportivo credo sia più semplice conquistare il proprio spazio. Oggi non è più quel ruolo di essere lì per vedere la bella figura e mostrare le gambe. Nel mio percorso lavorativo ho notato che piace alla gente vedere una donna che comunque parla di calcio, è per questo che in questo momento ci troviamo con moltissime donne che parlano di calcio ovunque, è una cosa molto apprezzata e credo che non ci siano più pregiudizi”.

Sei legata sentimentalmente da quasi un anno al rapper Moreno alias Moreno Donadoni. Come vi siete conosciuti?

“Ci siamo incontrati l’anno scorso. Siccome “Ballo ballo” appunto, andò piuttosto bene inaspettatamente devo dire la verità, mi chiesero di fare una canzone per l’estate. Io super entusiasta perché mi piace molto cantare. A un certo punto, insieme ad alcuni miei amici, abbiamo pensato che per questa canzone ci voleva qualcosa di particolare. Ci voleva una feat con un rapper e quindi una notte ho sognato e mi sono convinta che il rapper per questa canzone potesse essere Moreno. Prima si sono parlati i nostri rispettivi manager, poi alla fine ci siamo sentiti io e lui al telefono. Abbiamo trascorso delle ore al telefono e non ci siamo più staccati. Poi mi ha fatto una sorpresa, è venuto a Milano e in seguito siamo andati a vivere insieme”.

E la collaborazione? 

“La collaborazione è stata fatta, abbiamo scelto di non farla uscire l’estate scorsa ma è probabile che potrebbe uscire la prossima estate. In realtà, ti anticipo una notizia: io e Moreno abbiamo registrato una cosa che tra poco uscirà, si tratta di un jingle pubblicitario per Voda Italia che è l’acqua sponsor del Grande Fratello Vip. È stato il nostro primo lavoro insieme, dopodiché abbiamo fatto anche un cortometraggio insieme, abbiamo registrato il trailer, stiamo per registrare il cortometraggio che si chiama “Avanti avanti” è un film sulla Seconda Guerra Mondiale dedicato a Sandro Pertini, ci siamo ritrovati insieme a lavorare in questo corto che molto probabilmente potrebbe diventare un lungometraggio”.

Con Moreno condividi anche la passione per il calcio e per la Nazionale Cantanti. 

“Sì, seguo la Nazionale Cantanti ovviamente faccio il tifo per Moreno e vedo sempre tutte le partite e poi lui è molto bravo a giocare a calcio è il mio bomber, ha fatto anche 100 gol”.

Parlando di opportunità televisive, parteciperesti al Grande Fratello Vip o all’Isola dei Famosi, ti è mai stato proposto un reality? 

“Sì, devo dire la verità mi è stata proposta l’Isola dei Famosi qualche tempo fa, sono reality molto belli, non ho niente contro questo tipo di trasmissioni che seguo anche. Il fatto è che forse io non sono la persona ideale per un reality. Non sarei pronta a mostrare tutto di me, per questo ho sempre evitato. Ci sono invece tante persone che non vedono l’ora di farsi vedere. GFVIP potrebbe essere un reality un po’ più adatto a me, l’Isola dei Famosi ti dico la verità ha troppe privazioni. La fame mi fa molta paura, questo mi crea un po’ di ansia. Ho le mie abitudini alimentari, quindi penso di non esserne capace”.

Quali progetti futuri ci sono in cantiere? 

“Ci sono tanti progetti in corso, però sono molto scaramantica e quindi evito di raccontare ciò che ancora non faccio. Di solito parlo quando sono in studio o quando c’è già stato il primo ciak, difficilmente dico cose, solitamente dico solo cose che sono in corso. Al momento ci sono le due trasmissioni che mi impegneranno fino a fine campionato, poi c’è la registrazione del film “Avanti avanti”, per il momento penso a questo. Per quello che arriverà ne parleremo sicuramente più avanti”.

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