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Auditel: ottimi gli ascolti tv per l’intervista a Papa Francesco. Un’esclusiva Mediaset in onda su Canale 5

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Ottimo il risultato in termini di ascolti tv ottenuto dall’interista a Papa Francesco, andata in onda su Canale 5 ieri sera, domenica 18 dicembre 2022. L’intervista che ricordiamo è un’esclusiva targata Mediaset, è stat realizzata dal giornalista e vaticanista Fabio Marchese Ragona. Il colloquio tra il Pontefice e il giornalista è avvenuto nella residenza Casa Santa Marta, in Vaticano. Il Papa ha affrontato vari temi, tra cui: la corruzione, la guerra, il caro energia, la denatalità, lo sport e la politica. Ecco di seguito i dati Auditel e l’analisi in merito agli ascolti tv dell’intervista. 

Auditel: ottimi ascolti per l’intervista a Papa Francesco su Canale 5

Dalla residenza Casa Santa Marta, in Vaticano, nella serata di ieri è andata in onda su Canale 5 l’intervista a Papa Francesco dal titolo “Il Natale che vorrei”. Il colloquio tra il Pontefice e il giornalista Fabio Marchesi Ragona ha raccolto grande interesse fra i telespettatori italiani. L’intervista è stata seguita da ben 2.809.000 spettatori con una share del 13.92% e ha toccato picchi di 3.155.000 spettatori.

Intervista a Papa Francesco: il pensiero del Pontefice sulla guerra

Durante l’intervista, Papa Francesco parlando della guerra ha dichiarato: «Da tempo io ho parlato, stiamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzetti. Quella dell’Ucraina ci sveglia un po’ perché è vicina, ma la Siria da 13 anni che è in guerra terribile. Lo Yemen quanto? Myanmar, dappertutto in Africa. Il mondo è in guerra». 

Papa Francesco sugli effetti della guerra

Sulle ripercussioni della guerra, come caro energia e carobollette, il Pontefice dice «Questi sono gli effetti della guerra, no? I prezzi volano, si perde l’oggettività. Non si può manovrare perché tutto è connesso. Tutto è connesso. Ci sono dei Paesi, penso allo Yemen, dove c’è la possibilità di morire di fame, i bambini. E questa (indicando la bolletta, ndr) è l’inflazione tipica della guerra. Questo è il gas, poi c’è la luce. Ricordo una volta una signora che aveva fatto la Seconda Guerra (Mondiale, ndr), io la conobbi a Buenos Aires, aveva due figli e il marito morto al fronte, e quando raccontava, quella frase mi è rimasta nel cuore: ‘avevamo fatto la fame, avevamo fatto la fame’. Né tu né io sappiamo cosa fosse, cosa sia, fare la fame. Lo sapremo, forse? C’è tanta gente che già incomincia a saperlo (indicando la bolletta, ndr)».

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