Atomica bionda è un film del 2016 di genere Azione/Spionaggio diretto da David Leitch, con protagonisti Charlize Theron, James McAvoy, John Goodman, Til Schweiger, Eddie Marsan, Sofia Boutella, Bill Skarsgård, Toby Jones. La pellicola ha una durata di circa 115 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione.
La Trama del film Atomica bionda
Nel novembre del 1989, durante i giorni che precedono la caduta del Muro di Berlino, l’agente dell’MI6 James Gascoigne viene ucciso dal “collega” del KGB Yuri Bakhtin, il quale è ora entrato in possesso di un microfilm (conosciuto con il nome in codice The List) che contiene l’intero elenco degli agenti dell’intelligence operativi, da entrambe le barricate, in città.
Dieci giorni dopo Lorraine Broughton, una spia dell’MI6, viene condotta nella sala d’interrogatorio dell’agenzia affinché esponga i dettagli della sua missione appena conclusasi nella capitale tedesca. Il giorno successivo alla morte di Gascoigne, che la protagonista conosceva bene, le era stato infatti affidato l’incarico di recuperare la lista con l’aiuto del direttore della sede di Berlino, David Percival.
La donna viene subito attaccata dagli agenti del KGB agli ordini del boss Aleksander Bremovych, ma grazie alle sue incredibili capacità atletiche e nell’uso delle armi da fuoco riesce a scampare all’imboscata. Sarà solo l’inizio di una serie di intrighi e inseguimenti nella quale Lorraine non potrà fidarsi di nessuno e dovrà fare affidamento solo sulla sua esperienza.
La recensione del film Atomica bionda
David Leitch aveva esordito dietro la macchina da presa come co-regista dell’acclamato John Wick (2014), ma non era stato accreditato. Atomica bionda, tre anni più tardi, va quindi considerato come il suo debutto ufficiale e sin da subito emergono le influenze e le dinamiche che tanta fortuna diedero al primo capitolo della saga vedente protagonista Keanu Reeves.
Quest’adattamento della graphic novel The Coldest City scritta da Antony Johnston e illustrata da Sam Hart, è incentrato su un personaggio femminile ma questo non toglie potenza e solidità alle numerose sequenze action che dominano la maggior parte delle due ore di visione, con una splendida Charlize Theron totalmente in parte: dopo il prologo in cui compare nuda ed emaciata in una vasca piena di ghiaccio, la splendida attrice presta il suo corpo sensuale (l’erotismo è una costante, con una bollente scena lesbo inclusa) in sequenze marziali secche ed essenziali che la vedono anche impegnata in un lunghissimo piano sequenza che strappa applausi a scena aperta.
Un estetismo al contempo fashion e old-style, capace di citare anche cult del cinema di Hong Kong come Sparrow (2009) nell’iconica sequenza degli ombrelli, che trova ideale accompagnamento nella scelta della colonna sonora, con pezzi degli Health, Depeche Mode, The Clash, Siouxsie and the Banshees, George Michael, David Bowie e tanti altri a sottolineare in maniera incisiva quanto accade su schermo.
La suggestiva ambientazione nella Berlino pre-caduta del Muro, con le strade popolate da giovani punk e manifestazioni di protesta, si rivela efficace nel tortuoso incedere della missione della Nostra, alle prese con inaspettati tradimenti e colpi di scena che si susseguono fino al sorprendente epilogo, aperto ad un sequel già in programma. L’efficace cast di contorno, dal co-protagonista James McAvoy a John Goodman, dalla sexy Sofia Boutella (già “Mummia” nel film con Tom Cruise) ad Eddie Marsan, e i tentativi di sfondare la quarta parete con i personaggi che rivolgono in una manciata di occasioni lo sguardo verso il pubblico, aumentano l’afflato empatico e rendono l’insieme una spy-story tanto atipica quando ricca di personalità.