Nel corso della serata di ieri, mercoledì sei gennaio, mentre in Italia si continuava a discutere di virus e chiusure forzate, a Washington è stata scritta una pagina tremenda della storia contemporanea. E lo dimostra anche e soprattutto quello che è accaduto ad Antonio Di Bella , giornalista, inviato negli Stati Uniti ed ex direttore di Rai News 24. La notizia subito ha fatto il giro del web, evidenziando la situazione instabile che si sta respirando negli Usa. Attimi di panico e guerriglia urbana che hanno costretto l’inviato a interrompere il collegamento perché aggredito da uno dei rivoltosi che hanno attaccato (letteralmente) Capitol Hill.
Antonio Di Bella è stato aggredito a Washington durante l’assalto al congresso Usa
Antonio Di Bella, come altri suoi colleghi, si trovava a Washington per raccontare le ultime notizie in tempo reale sulle elezioni Presidenziali. In un’accesa campagna elettorale, Biden ha sconfitto a furor di popolo Donald Trump. E nel corso della giornata di ieri, 6 gennaio, entrambe le camere erano riunite per ratificare la vittoria elettorale del neo-eletto Biden. Ed è qui che scoppia la guerriglia.
Alcuni sostenitori di Trump, aizzati sicuramente dalle parole che l’ex Presidente ha lanciato via social, hanno fatto irruzione durante la riunione, scatenando il caos. Proprio in quei momenti così concitati, il giornalista Rai stava raccontando ciò che stava accadendo alle sue spalle, quando è stato verbalmente aggredito da un uomo con viso coperto, apparso all’improvviso.
Cosa è successo a Capitol Hill
“Andate via di qua. Questa è casa nostra. Le vostre sono solo fake news“, urla uno dei manifestanti mentre si scaglia con il giornalista della Rai. Di Bella ha cercato di mantenere la calma e ha proseguito nel suo lavoro, evidenziando la situazione che si respirava a Washington, ma alla fine è stato costretto a interrompere il collegamento per evitare altri danni. Il manifestante non ha certo mollato la presa e ha continuato a inveire verso il giornalista. “Vi odiano tutti qui“.
La situazione, qualche ora dopo, pare che sia tornata nei ranghi ma con un bilancio per nulla roseo. 4 sono morti e tanti sono i problemi causati da questo golpe. Biden è stato comunque riconosciuto come presidente e ora si spera di poter far tesoro di quanto è avvenuto. L’aggressione a Antonio Di Bella è un simbolo delle rivolte. Il video è stato riportato anche di diversi giornali, i quali hanno fotografato gli ultimi attimi della folle amministrazione di Trump.