Alla vigilia di Natale, caratterizzata da una bufera di neve, Layla resta bloccata per qualche ora in aeroporto in seguito al ritardo del suo volo. Ha così modo di conoscere James, un uomo d’affari anch’esso in attesa che sia dato il via libera: sembra un potenziale colpo di fulmine, ma lei è già fidanzata con Tanner e la storia si chiude lì, almeno per il momento. James infatti tenta il tutto e per tutto e chiede a Layla di rincontrarsi l’anno successivo al concerto della popolare band Pentatonix, che si terrà esattamente a 365 giorni da quel momento.
Lei accetta pur non dandogli altre speranze, ma il destino ha in serbo delle sorprese. In Appuntamento a Natale infatti passano i mesi e la protagonista scopre il tradimento da parte del suo compagno, proprio durante il periodo che precede le festività. Pensa così di mantenere l’accordo stretto con James e di acquistare un biglietto per lo show, ignara che questi sia andata totalmente sold-out. Nella disperata ricerca di un tagliando, Layla ingaggia il concierge Teddy per aiutarla nella sua missione e la situazione prende una piega imprevista…
Appuntamento a Natale, recensione: se son rose fioriranno
Commedia romantica a sfondo natalizio, come già sottolineato dall’esaustivo titolo, Appuntamento a Natale non offre molte sorprese in questo triangolo romantico che si complica sempre di più salvo risolversi nella più scontata delle decisioni, con il terzo incomodo che diventa pian piano la potenziale anima gemella. Stando fianco a fianco per ore e ore, nel tentativo apparentemente impossibile di recuperare quel biglietto introvabile, la sintonia tra i due protagonisti diventa sempre più forte, seguendo la più classica tradizione del filone.
Tra citazioni, verbali e narrative, a grandi classici a tema come La vita è meravigliosa (1946) e Insonnia d’amore (1993), l’ora e mezzo di visione procede con il pilota automatico, con l’atmosfera dicembrina ad aggiungere ulteriore dolcezza a una vicenda già di per sè abbastanza stucchevole, incapace di trovare soluzioni originali nella sua adesione fin troppo abbottonata alla consolidata formula.
Un destino galeotto
Una sceneggiatura all’insegna delle coincidenze più plateali, progressivamente inverosimile nel forzato avvicinamento tra questi due innamorati inconsapevoli, pronti a scoprirsi e ad apprezzarsi con lo scorrere dei minuti, all’insegna di situazioni spesso forzate. L’obbligata partecipazione a un concorso sul palcoscenico, con numero da improvvisare last-minute, o ancora la presenza di due eccentrici stilisti che gli commissionano l’acquisto di una borsa, risultano quanto meno improbabili, esclusivamente atte a offrire un percorso ad ostacoli e a raggiungere la dura minima-indispensabile d’ordinanza.
Disponibile su Netflix, dove ha scalato la classifica dei titoli più visti, Appuntamento a Natale vede onnipresente il gruppo dei Pentatonix, autori di un pop relativamente facile e indicato proprio per il periodo natalizio, con la trama che li vede esibirsi sul palco – ma non solo – in diversi passaggi. In un cast che tolta la protagonista Christina Milian, frizzante al punto giusto, non si fa certo ricordare per carisma.
Conclusioni finali
L’amore percorre strade imprevedibili e anche Appuntamento a Natale non smentisce la tradizione, facendo scoppiare un ritardato colpo di fulmine tra due figure potenzialmente agli antipodi. La disperata ricerca di un biglietto da parte di lei, diventata virale sul web, e la missione di lui per realizzare il suo obiettivo sono così palcoscenico per una verve romantica di stampo classico, ulteriormente allietata dal periodo delle festività.
Tra stereotipi, ingenuità e forzature, con un paio di situazioni caricaturali e macchiette gratuite, il film si risolve senza troppe sorprese, tra canzoncine pop a immergere ulteriormente nel relativo mood e quel destino aggiusta-tutto sempre pronto a metterci lo zampino.