Antonio Mazzariello è uno dei cantanti selezionati per Sanremo Giovani. Dopo aver superato la sfida contro Angie, continua il suo sogno per la Kermesse Musicale essendo uno dei 12 semifinalisti che si contendono un posto nelle Nuove Proposte. In un’intervista, gli abbiamo chiesto come è nata la sua passione per la musica, che esperienza è Sanremo Giovani e dove si vede nel futuro.
Intervista ad Antonio Mazzariello, in gara a Sanremo Giovani 2024
Una chitarra per amica e tanta voglia di lasciare qualcosa alle persone con la sua musica. Antonio Mazzariello, 23enne di Siano (in provincia di Salerno), scrive, canta e suona i suoi brani. Il 12 novembre 2024 lo abbiamo visto su Rai2 durante la prima puntata di Sanremo Giovani condotta da Alessandro Cattelan. Qui ha presentato ‘Amarsi per lavoro‘ che è stato molto apprezzato dalla giuria al punto che ha passato il turno.
Come nasce la sua passione per la musica?
“La mia passione per la musica nasce quando ero molto piccolo, a 6 anni. Ero un bimbo ‘Disney Channel’, vedevo Zack e Cody; High School Musical. Mi piacevano i Jonas Brothers, l’idea che dei ragazzi suonassero degli strumenti. A quel punto dissi a mia mamma: “fammi imparare a suonare la chitarra”. E i miei mi portarono in una scuola di musica vicino casa ma feci per alcuni mesi solo teoria di chitarra classica, senza toccare lo strumento. Dopo due mesi, come tutte le cose che ho fatto da bambino, ho smesso e poi ho ripreso a liceo a 15 anni perché mi piaceva una ragazza. Ho comprato anche una tastiera qualche anno fa ma sono completamente autodidatta mentre per la chitarra poi ho preso delle lezioni dal mio maestro, Antonio. Si sa, ormai in Campania si chiamano tutti Antonio”.
Da cosa deriva la non scelta del nome d’arte, dato che Mazzariello è il suo cognome?
“È una delle cose più difficili, non so scegliere il nome d’arte e ho avuto qualche esperienza in passato che me lo ha fatto capire. Verso fine elementari, inizio medie, avevo un canale Youtube dove facevo dei video per fare ridere. Ero piccolissimo e questo canale si chiamava ‘Chupa Chups’. Ora, a livello di marketing, non è stata una buona scelta perché se cerchi ‘chupa chups’ sul canale esce altro. Allora mi sono detto che per la musica ho questo cognome che è particolare, e così ho deciso di usare Mazzariello”.
Cosa l’ha spinta a mandare la candidatura per Sanremo Giovani?
“Mi ha spinto sicuramente la voglia che ho di arrivare a più persone ma non per egoismo, per fare soldi o numeri, ma perché sento di dare una mia visione su certe cose. Dai brani si può creare aggregazione e dibattito, sentivo la necessità di volermi esporre”.
Antonio Mazzariello è ora in semifinale di Sanremo Giovani con ‘Amarsi per lavoro’, come è nata l’ispirazione del brano?
“L’ispirazione è nata ad agosto di quest’anno, che è stato per me un periodo di decompressione. A fine serata, mi trovavo con i miei amici e ci fermavamo in questo autolavaggio take away-24ore che si trova vicino casa mia, e tiravamo un po’ le somme. A settembre c’è chi parte, chi rimane, chi va fuori per l’università, chi va, chi torna. E tutti questi momenti mi hanno aiutato a maturare il pezzo e mi ha aiutato anche questa cosa che già avevo in mente da un po’: il concetto di progettualità applicato all’amore. Per me la parola progettualità, associata all’amore, perde tutta la sua carica matematica e fredda. Io la intendo sostanzialmente come scegliere l’altra persona giorno dopo giorno e vedere dove si va”.
C’è un aneddoto divertente che può raccontarci del dietro le quinte del programma con Cattelan?
“Sì, uno incredibile che dovrò mettere poi su instagram. Oltre al grande meme tra me e Cattelan che mi chiamava Tancredi. Si è quindi creato questo clima divertente prima di registrare e abbiamo scherzato molto su questo. È stato bello che poi in puntata si sia visto quel siparietto. Ma il giorno delle prove abbiamo fatto anche le prove per proclamare i vincitori. Le grafiche dietro di noi però non avevano i nostri nomi, avevano dei nomi di fantasia. Dietro la mia grafica c’era scritto Paperinik. E quindi c’è questa foto di me con dietro scritto Paperinik vincitore, bellissimo”.
Se potesse scegliere un artista, con chi farebbe un duetto? Sia in ottica Sanremo nella serata cover che in generale in un futuro brano.
Assolutamente Francesco De Gregori, quell’uomo mi ha cresciuto e non lo sa. Mio padre me lo faceva sempre ascoltare da piccolo, ho un grande senso di ammirazione nei suoi confronti e nella sua scrittura. Devo tanto, sia implicitamente che esplicitamente, a lui. Poi sul piano internazionale una bella reunion con gli Oasis dove ci sarei anche io. Sognando nella serata duetto mi vedo io De Gregori e gli Oasis, sarebbe una cosa incredibile! Mi piace il cantautorato italiano, De Gregori, Dalla, Battisti che ascoltavo più verso la fine del liceo. Ora ascolto molta musica internazionale, dagli Oasis ai Coldplay, Bon Iver, Tyler – the Creator. Come fonte d’ispirazione a cui attingo c’è una base di sano cantautorato italiano”.
Qualche mese fa è uscito il suo EP “ANTISOMMOSSA”, c’è un brano a cui è più legato?
È sempre difficile perché dipende da come mi sveglio, un giorno sono legato ad un brano e il giorno dopo ad un altro. Ciò rende l’Ep dinamico a livello di gusti. Un brano a cui sono affezionato però è ‘Finestre Verdi’ perché è una canzone che mi ha ispirato un mio amico. Mi raccontava la sua storia con questa ragazza, e io da buona persona priva di sentimenti (ride, ndr), invece di aiutarlo prendevo appunti. E anche ‘Bombe Carte’, mi piace come è uscita al piano, tutta falsettata.
Ha passato il turno insieme a Tancredi e Mew che vengono da Amici. Lei ha mai provato a partecipare ad un talent?
“No, non ho mai provato non per partito preso nel senso che ho grande rispetto per chi partecipa ai talent come Amici e XFactor. Non ci ho mai riflettuto, forse sento che il mio processo creativo nello scrivere canzoni, in un contesto come Amici, potrebbe essere un po’ tanto sacrificato. Ma non ho vissuto la casa e magari non è così. Sono sicuro che è un’esperienza formativa anche perché, parlando con i ragazzi che lo hanno fatto, tutti mi dicono che è una scuola di musica e di televisione enorme”.
Progetti futuri?
“Sto scrivendo delle nuove cose per un progetto. Da dopo l’Ep ho attraversato un periodo di ‘blocco’, ho capito che certe volte per imparare a scrivere devi prima disimparare a scrivere, disimparare a scrivere delle cose. Non vedo l’ora di farle sentire. E poi suonare tanto che è la cosa che mi piace di più: stare a contatto con le persone che mi vengono a sentire”.
Qual è il suo sogno più grande?
“Difficile da dire, anche perché parte del mio sogno ora sto gettando le basi per realizzarlo. Infatti uno dei miei sogni è avere una lunga carriera nella musica e arrivare alle persone. E anche banalmente fare dei concerti sempre più grandi ma non per una questione di numeri, ma di spirito di aggregazione nei confronti di qualcosa di bello. Vorrei che la mie canzoni e la mia musica possano arrivare alle persone senza avere la presunzione di cambiare le loro vite. Ho iniziato a fare musica perché avevo, e ho intenzione, di lasciare qualcosa alle persone”.
Per conoscere il futuro di Antonio Mazzariello a Sanremo Giovani, l’appuntamento è per le semifinali previste per il 10 dicembre e trasmesse in seconda serata su Rai 2.