Antonia Truppo è stata una delle protagoniste del Giffoni Film Festival 2023. La vincitrice di due David di Donatello per la miglior attrice non protagonista ha incontrato i giovani della rassegna cinematografica e con loro ha parlato dei progetti futuri. Noi di SuperGuidaTv l’abbiamo intervistata e le abbiamo chiesto alcune curiosità sulla sua carriera e cosa pensasse dello sciopero che sta scuotendo Hollywood.
Antonia Truppo, intervista esclusiva all’attrice
Antonia Truppo ricorda il primo consiglio che ha ricevuto nella sua carriera di attrice e da chi è arrivato.
“Il primo consiglio utile o inutile? A parte la battuta, una cosa che ricordo che mi aveva molto colpito riguarda un insegnante che era venuto alla scuola dove avevo avuto il primo approccio verso il teatro. Diceva: “Scordatevi tutto, preparatevi una valigia che è la cosa più preziosa che avrete”. All’inizio pensavo fosse esagerato ma andando avanti ho visto che era vero: il viandante, così a volte ci si sente“.
Dell’emozione dei due David di Donatello ricevuti, cosa ricorda maggiormente di quel momento, al di là del ricevere il premio.
“Al primo David ero incinta di sei mesi abbondanti, ho passato tutto il tempo a dire a me stessa che non dovevo provare niente nel bene e nel male. Avevo paura delle emozioni. Al secondo David ero molto stordita perché non pensavo di vincerne uno a undici mesi di distanza dal primo. Mi sembrava di essere abbastanza sobria, poi sono tornata al posto e sono scoppiata a piangere“.
Se la tv dovesse corteggiarla per la conduzione di un programma, c’è ne è uno che le piacerebbe condurre?
“Non lo so se esiste questo format, mi diverte molto parlare e solo una volta ho condotto un programma sul cinema. Nessuno me lo ha chiesto quindi non ci penso“.
Che idea si è fatta dello sciopero degli attori di Hollywood, lei sposa questa tematica?
“Penso che loro siano più compatti e che sicuramente si possano permettere di fermare un’industria senza temere di essere tacciati come quei privilegiati ricchi. In Italia sarebbe un po’ visto così e mi dispiacerebbe. Però possono aiutare anche noi“.
In Italia secondo lei uno sciopero del genere avrebbe lo stesso effetto?
“Non credo che noi riusciremo mai a fare uno sciopero del genere”.
Un ruolo che le piacerebbe interpretare o un film del passato che le fa dire: avrei voluto farlo io.
“Nel passato non lo so. Perché di solito quando vedo un film non mi vedo ovunque, lo vedo con la faccia di chi lo sta facendo. Un ruolo che mi piacerebbe interpretare? Mi piacerebbe moltissimo un dolce e amaro che si spingesse sia di qua che di là“.