Grande attesa per ‘The Voice Kids‘, la versione rivolta ai bambini del programma musicale condotto da Antonella Clerici. Cinque puntate in cui vedremmo ragazzi tra i 7 e i 14 anni esibirsi ed essere valutati da quattro coach d’eccezione come Arisa, Gigi D’Alessio, Loredana Bertè e Clementino. Abbiamo incontrato la conduttrice Antonella Clerici alla conferenza stampa di presentazione di ‘The Voice Kids’. Vediamo insieme cosa ci ha raccontato.
Antonella Clerici, intervista alla presentatrice di The Voice Kids
Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato in esclusiva Antonella Clerici. Con lei abbiamo parlato del suo nuovo show, ‘The Voice Kids’ in onda in prima serata su Rai 1 da venerdì 24 novembre 2023.
Si parte con la nuova edizione di ‘The Voice Kids’, questi bambini sognano di diventare cantanti e far parte del mondo della musica. Lei invece cosa sognava?
“Io da bambina sognano di fare o il magistrato o il giudice, mi piaceva intorno all’età di questi bambini, o la farmacista. Tu non ci crederai ma ho una grande passione per le medicine, ancora adesso io adoro le farmacie che poi sono diventate sempre più grandi, tipo delle profumerie quindi mi piacciono da morire. Il mio sogno ancora adesso sarebbe quello di avere una farmacia“.
Come interagisce con questi giovani talenti e le nuove generazioni.
“Io ho conosciuto varie generazioni, quando ho avuto a che fare con i bambini e anche varie generazioni della mia vita. Diciamo che nel 2008 non ero ancora mamma e approcciavo come sorella maggiore, adesso decisamente il mio approccio è molto materno. Io poi resto molto con le famiglie di questi bambini e faccio il tifo per loro. Il mio approccio quindi è sicuramente quello di una mamma“.
Giovani generazioni che vanno formate anche nel rispetto delle donne e negli altri. Abbiamo visto quello che è successo a Giulia Cecchetin, lei ha paura in questo momento, come vede il futuro di queste generazioni?
“Io penso che queste generazioni siano molto più consapevoli e sono convinta che Giulia sarà uno spartiacque importante, fondamentale. Perché a differenza di tanti altri femminicidi quello che ha colpito l’immaginario di tutti noi, purtroppo anche la realtà, è stata la giovane età di questi ragazzi. Erano ragazzi assolutamente comuni, eppure è successo quello che è successo. Quindi la consapevolezza che può succedere a chiunque. Mia figlia la preparo nel senso che le dico sempre di parlare anche ai ragazzi, perché penso che la prima cosa siamo noi famiglie, i genitori, le sorelle e i fratelli che devono imparare a educare in famiglia ai no, al rispetto dell’altro. Che quando uno dice no, è un no, quando è sì, è sì. Le cose possano finire e quindi anche le delusioni ci possono essere perché adesso iper proteggiamo i nostri figli e al primo scoglio non riescono a superarlo. E anche un po’ di educazione sentimentale all’interno delle scuole e anche all’interno, visto che dicono sempre che noi ragazze siamo sempre un po’ più avanti, che aiutino i loro compagni di scuola a questa educazione sentimentale“.
Ai ragazzi di The Voice Kids che consiglio dà. E invece cosa danno loro a lei.
“Io ai ragazzi che vengono qui dico sempre divertitevi. Non pensate al palco, pensate a divertirvi, a ridere, e a fare un’esperienza che non dimenticherete mai. E loro a me danno quel senso di tenerezza, di dolcezza che mi piace sempre, di ingenuità che i bambini anno ancora a 14 anni“.
Ci avviciniamo a Sanremo, lei rifarebbe il Festival?
“Mai dire mai nella vita, ma adesso faccio il tifo per Amadeus e lo seguirò, come i tanti milioni di italiani, dal divano di casa“.