Anna Ammirati al Festival “ON Air. Season 01”: “Con Liz di Mare Fuori ho in comune la determinazione. Vorrei interpretare un perdente” – Intervista Video

Anna Ammirati Liz di Mare Fuori intervista esclusiva

Anna Ammirati, attrice napoletana protagonista di film e serie tv di successo, ultima solo in ordine cronologico Mare Fuori dove ha interpretato l’agente penitenziaria Liz Centola, è stata una delle attrici protagoniste dell’ON Air. Season 01, festival dedicato al Cinema e alle serie tv che si è svolto dal 13 al 15 giugno nella magica cornice di Palermo. Noi di SuperGuidaTv abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare Anna Ammirati, e con lei abbiamo ricordato gli inizi della sua carriera, passando per i ruoli che ha interpretato al cinema e in tv, ma anche del personaggio che l’ha vista protagonista proprio nella serie Mare Fuori. Ecco di seguito l’intervista esclusiva.

Anna Ammirati: intervista esclusiva

Anna Ammirati a Palermo per il Festival On-Air: che rapporto ha con questa città? 

“Bellissimo! Sembra una cosa banale perchè non posso dire bruttissimo, ma veramente ho un bel rapporto con questa città. Sono stata a Palermo diversi anni fa per tre settimane durante le riprese di una docu-fiction che si chiama “Adesso tocca a te” incentrata sulla figura di Paolo Borsellino, dove io interpretavo Agnese Borsellino. Ho un ricordo meraviglioso, un ruolo pazzesco. Ogni volta che ci ritorno la mia memoria va a quel periodo. Ho ricevuto un’accoglienza singolare da parte dei palermitani. Mi sento voluta bene, non posso non dire di avere un rapporto meraviglioso”.

Come si è avvicinata al mondo della recitazione? Lei ha esordito a 8 anni.

“In realtà non ho iniziato proprio a fare l’attrice a otto anni, è stata la mia prima esperienza questo sì, perchè mia madre mi ha iscritta in una compagnia amatoriale dove si facevano delle commedie di grandi come Eduardo, Scarpetta, e in quel momento cercavano dei bambini, dei ragazzini. La mia prima esperienza su un palco in un teatro si può dire che è stata a otto anni. Il ricordo che ho, è quello che poi mi sono portata dietro sempre, e cioè il lavoro che volevo fare. Non ho mai avuto dubbi, volevo fare questo lavoro e ho avuto la conferma in quel momento quando ero bambina. Ogni volta che penso a quel periodo penso alla promessa che ho fatto a me stessa, e ogni volta è come se si rinovasse”.

Cosa deve colpirla di un copione per far in modo che lei accetti il ruolo? 

“I sì non vengono detti solo perchè rimani colpita da un copione. Spesso i sì vengono detti anche perché ami talmente il tuo lavoro che vuoi tornare sul set. Il sì viene dettato anche dal fatto che vuoi stare all’interno di quel progetto, di quella storia, con quei colleghi. Quindi anche dal fatto di voler lavorare con quell’attore o con quell’attrice, quindi dalla voglia di voler condividere la scena con un collega che stimi tanto. Ovvio che se il personaggio è brutto dici di no, però dietro un sì ci sono anche da altre motivazioni”.

Lei ha interpretato Liz Centola in Mare Fuori, un’agente penitenziaria dal fascino irresistibile, dal carattere deciso e autoritario che le garantisce il rispetto di tutti i detenuti, indipendentemente dal genere. Lei è così nella vita? E cosa le è piaciuto del suo personaggio?

“Questa Liz sembra pazzesca. Devo dire che la determinazione è sempre una cosa che mi lega ai personaggi che mi propongono, forse è quello che esce di più in me. Credo che in questi anni ho sviluppato e nutrito questo lato del mio carattere, senza la determinazione non sarei arrivata fino a dove sono arrivata, e cioè a fare questo lavoro. Se non hai determinazione a un certo punto ti fermi. La determinazione è disciplina, studio, è il crederci. Se non ci credi tu come fanno a crederci gli altri. È sicuramente l’aggettivo che mi accomuna di più a Liz di Mare Fuori”.

C’è un ruolo che le piacerebbe interpretare?

“Mi piacerebbe interpretare un perdente. Credo che sarebbe interessane andare ad analizzare chi non ce la fa, e che vuol dire non farcela oggi: in questo mondo dove devi eccellere, devi essere sempre il primo, il più bravo, il più bello, il più figo. Non è detto che devi stare sempre sul podio. Su questo aspetto mi piacerebbe indagare”

La critica più ingiusta che ha ricevuto? 

“La più ingiusta credo di non averla mai sentita. Mi sono protetta e sono stata protetta, non ho ricevuto una critica da dire ‘oh mio Dio’. Più nella vita privata dove mi hanno associato fidanzati che non ho mai avuto, lì sono abbastanza ferita e mi arrabbio perché si tratta della sfera intima e umana della persona”.

Un aneddoto di un set che quando lo ricorda la emoziona o la diverte? 

“Che mi emoziona, beh c’è un aneddoto con Gabriele Salvatores sul set del mio ultimo film, quando lui mi dice: ‘oggi somigliavi proprio a mia mamma’. Ho detto ‘oh mio Dio che bello’. È talmente bello il mio lavoro che quando arrivo sul set è tutto talmente bello che non so quale sia l’aneddoto più divertente. È ogni volta divertente”

Un consiglio che ha ricevuto all’inizio della sua carriera da un volto noto o non? Cosa le è stato detto e chi? 

“Purtroppo non ho avuto i maestri. Ho imparato dai salti che ho fatto senza paracadute. Non mi sono schiantata perchè mi sono sempre confrontata con gli altri. Ho sempre cercato il confronto con persone per strada. Di solito chiedo al pubblico, in fondo sono le persone più autentiche. Il consiglio è quello che poi mi porto dietro: la disciplina. Senza quella non arrivi lontano”.

Ricorda cosa ha comparto con il suo primo guadagno? 

“Un sacco di Cd. Ho la casa piena di Cd. Volevo sapere tutto sulla musica, il rock”

Cosa le ha insegnato questo mestiere? 

“A mettersi nei panni degli altri, questa è la più grande fortuna che abbiamo noi attori, è una cosa potentissima perchè riesci a capire e a comprendere, oltre che ad amare di più il prossimo senza giudicarlo. È una terapia enorme, la recitazione se la mettessero come materia di studio nelle scuole saremmo esseri umani migliori”.

Progetti futuri?

“Sto sviluppando lavoro che ho fatto nell’ultimo anno, un lavoro di drammaturgia, che diventerà uno spettacolo teatrale sulla crisi della Sinistra”.

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