Tra i protagonisti a “L’anno che verrà, Angelo Sotgiu, membro di Ricchi e Poveri, rompe il silenzio mediatico sul colorito fuori-onda registrato all’evento della TV di Stato, Rai. L’occasione che il cantante ha ora, per parlare della compromettente esternazione, avuta contro la produzione e in richiesta dell’apertura del microfono -mentre questo era acceso in trasmissione- è un nuovo intervento a mezzo stampa.
Angelo Sotgiu di Ricchi e Poveri rompe il silenzio, dopo l’affaire ‘L’anno che verrà’
“Mi scuso con i lavoratori e con il pubblico per aver usato parole e toni sconvenienti”, esordisce così Angelo del gruppo musicale, Ricchi e Poveri, in un mea culpa per l’insulto rivolto in chiaro TV su RaiUno e in streaming sul sito Raiplay, alla produzione di L’anno che verrà, evento competitor di Capodanno in musica di Mediaset.
Il cantante parla, così, ai microfoni di LaPresse e per la prima volta, della gaffe ai danni di L’anno che verrà di qualche ora fa, registratasi mentre aggrediva verbalmente la regia all’erroneo pensiero di avere il microfono spento. “Parole e toni sconvenienti, inusuali per me. In un momento di concitazione. Perché non si sentiva distintamente la mia voce”, fa sapere in risposta alla curiosità generale, circa l’affaire rimbalzato sui social tra i trend di discussione del momento.
Angelo Sotgiu intende scusarsi per l’inconveniente, quindi. E non solo con la produzione ma anche con i telespettatori della Rai, dopo l’accaduto a L’anno che verrà, evento presentato da Marco Liorni in diretta da Reggio Calabria, per accompagnare i telespettatori nel nuovo anno 2025.
Le pubbliche scuse di Marco Liorni, in diretta TV
Ma cosa accadeva al Festival di Capodanno della TV di Stato? A pochi secondi dallo scoccare della mezzanotte a cavallo tra il 31 dicembre 2024 e il 1° gennaio 2025, mentre stava per partire il countdown per l’arrivo del 2025 si è sentito Angelo dei Ricchi e Poveri attaccare la regia del programma. “Apritemi il microfono teste di ca**o, ho il microfono chiuso!“, queste le parole osé del cantante, che si pronunciava contro la produzione Rai, ignorando di avere il microfono acceso.
Non a caso si aggiungevano, poi, le scuse di Marco Liorni. “Vi dobbiamo delle scuse. Perché ci è stato detto che sembra sia scappata qualche parola sconveniente –dichiarava in diretta, il conduttore–. Volevo scusarmi col pubblico con chi l’ha sentita e si è sentito disturbato da questa espressione. Sicuramente sconveniente”.