Andrea De Santis de La Pupa e il Secchione e Viceversa 2021, è un vero secchione super impegnato, ma davvero molto simpatico. Prima di lasciarsi intervistare in esclusiva da noi era impegnato con una lezione. Lo abbiamo interrotto da un argomento davvero molto interessante, che tutti dovrebbero approfondire, per poche e semplici domande, sicuri poi che sarebbe tornato al suo lavoro.
“Ho finito ora di fare lezione … . All’interno di una lezione di storie e comunicazione in età contemporanea stiamo preparando delle relazioni in merito al razzismo durante gli anni del fascismo e del nazismo e di come questo razzismo sia stato presentato nei giornali e nei fumetti.
Ci ha raccontato di come stiano andando le cose con la Orazi, ma anche dei suoi progetti per il futuro e del suo sogno di condurre Mela Verde. Ci riuscirà? Mai dire mai !
Andrea De Santis e l’esperienza a La Pupa e il Secchione e Viceversa 2021
Quando hai scelto di partecipare a La Pupa e il Secchione 2021?
Sono stato contattato dalla redazione, attraverso il loro scouting. La proposta mi è sembrata molto interessante, ho accettato, fatto i provini e poi hanno deciso di mettermi in campo.
Avevi visto le precedenti edizioni o sei andato ad affrontare una nuova esperienza a scatola chiusa?
Io ho visto l’ultima edizione nel 2006. Avevo 9 anni. Non l’ho più visto. Da quando sono andato all’Università ho smesso di guardare la televisione. Non sapevo neanche fosse tornato in onda. Non sapevo dunque assolutamente nulla e sono andato a scatola vuotissima.
Mi sono detto che era una occasione che non mi sarebbe più ricapitata. Oltre a questo secondo me fra una ventina d’anni raccontare questa storia ad un nipotino o a un amico sarà divertentissimo. Per restare nel mio ambito sarà un avvenimento storico.
Che bilancio tracci della tua esperienza? La consiglieresti ad altri secchioni?
E’ stata una esperienza meravigliosa. In questi contesti è molto il gruppo che rende il tutto bello o brutto. Noi abbiamo creato un bellissimo team. Con gli altri ragazzi è nato un bel legame.
Come dicevo avendo creato un gruppo fortissimo, tanto che è nato un rapporto davvero speciale e ancora oggi ci sentiamo continuamente, l’esperienza è stata davvero fantastica. La rifarei anche subito così come l’ho vissuta la prima volta. Non ho puntato al gioco, alla vittoria, ma a creare legami con gli altri che sarebbero rimasti nel tempo.
Mi sono divertito tantissimo e consiglio a tutti di provare e di andare oltre a qualche tipo di pregiudizio che si può avere per questo tipo di trasmissione. Non è trash, anzi … ti insegna a prendere la vita con leggerezza. Cosa che io non faccio tanto spesso, o almeno non facevo. Questo programma mi ha anche insegnato quindi a prendere la vita con una leggerezza che non avevo e che invece ora ho acquisito.
C’è una prova in particolare che ti ha spinto verso questa direzione?
Le prime due. Quella del lavaggio auto sexy e il balletto nudo. Li mi sono detto: da questo punto non si torna più indietro. Mettersi davanti alle persone anziane a fare un balletto sexy, – mando un bacio alla signora Teresa prima di tutto – anzi davanti a tutta Italia, mi ha fatto capire che la vita va presa con leggerezza e non con la pesantezza tipica mia. L’ho sempre presa come una martellata … .
La prova che ti è piaciuta di più?
Quella della canzone con Marco Arata. Io lo seguo da dieci anni. Vederlo arrivare è stato uno choc. Lo conoscevamo solo io e Marini. Gli altri non sapevano chi fosse. Io, al contrario, non conoscevo altri ospiti. Quando mi sono visto arrivare, ad esempio: Natalia Titova o Jo Squillo sono andato da Jessica a chiedere chi fossero, a chiedere alla mia Pupa aiuto.
La presenza di Marco Arata mi ha particolarmente colpito. La prova è stata pazzesca. Io scrivo canzoni, ho una band e scrivere a me piace. Io e Jessica ci siamo lanciati e insieme ci siamo divertiti un sacco. Abbiamo oltretutto esagerato con il dissing.
Oltre a Marco Arata c’è stato invece un ospite che ti ha fatto piacere conoscere dal vivo?
Jo Squillo è stata molto gentile. Non la conoscevo ed è stata molto simpatica. Ho apprezzato più di tutti Iva Zanicchi. La conoscevo, magari non benissimo, ma la conoscevo. Quando l’ho vista arrivare non l’ho indentificata subito, poi ho capito che fosse lei e mi sono divertito un sacco. E’ una persona stupenda. Una donna dolcissima. Una mamma. Ti vuole bene, si preoccupa … . Quindi anche se non ha fatto una prova con noi nello specifico io ti dico Iva Zanicchi.
Hai mantenuto i rapporto con gli altri concorrenti?
Ci sentiamo tutti quanti tutti i giorni. Ci mandiamo mail, foto dei treni. Me le mandano e mi scrivono ti penso … .
De Santis e la Orazi: nessun incontro causa pandemia
A proposito di treni. C’è qualcuna – la Orazi durante la nostra intervista – che ci ha detto che ti aspetta in stazione a Perugia, ma non arrivi mai … . Che è successo?
Io a questa “qualcuna” ricordo che nel mentre c’è una pandemia in corso e che non mi è possibile muovermi. Non è facile spostarsi in giro per l’Italia. Poi si vedrà, quando i tempo saranno migliori. Non posso nemmeno uscire da Firenze, ora come ora. Come faccio ad arrivare fino a Perugia? Impossibile.
Appena finito il programma ci siamo presi un po’ di tempo tutti quanti per riprendere il controllo delle nostre vite. Gli arretrati da smaltire erano tanti. Appena sistemato tutto, quando volevamo incontrarci, sono stati bloccati gli spostamenti. Io sono finito subito in zona rossa senza passare dal via. Fino ad oggi quindi non c’è stato modo.
Non sei riuscito a veder nessun’altro?
Qualcuno sì. Ci siamo visti a Milano qualche tempo fa … Mi sono rivisto con Guidi che sta qui in Toscana. Jessica non la vedo da un sacco, però ci parliamo continuamente e le racconto tutti i fatti miei.
Lo sai vero che Marini e la Orazi hanno fatto un viaggio in macchina molto divertente in cui hanno cantato tutto il tempo?
Si, me l’hanno raccontato con note vocali lunghissime. Il viaggio Milano – Bologna è stato ampiamente documentato. So tutto. Non ci sono segreti e non sono geloso !
Polemiche e pandemia: un tampone al giorno
Proprio in merito a questo momento di pandemia sono scoppiate sui social alcune polemiche. Immagino che vi abbiano fatto tanti controlli. Come vogliamo zittire dunque i detrattori?
La mattina, prima del caffè, facevi prima il tampone. Abbiamo passato giorno dopo giorno controlli serrati. Quando siamo andati in esterna ci hanno detto: “ragazzi se qualcuno vi si avvicina tenetelo lontanissimo. Vivevamo in una bolla … . Eravamo tutti sotto continuo controllo. Potevamo quindi festeggiare, baciarci e abbracciarci proprio perché controllati costantemente.
Nella festa subito dopo il programma, eravamo solo noi. Tutti quindi super controllati. Ci hanno tamponati un miliardo di volte. Ci sentivamo protetti.
De Santis in cattedra: un voto per tutti
Abbiamo fatto salire i secchioni in cattedra per dare un voto agli altri concorrenti. Scelta libera su chi includere e che voto dare. Proponiamo anche a te questa cosa.
Questa è una domanda difficile. Parto subito con un 10 alla mia Je, Je per avermi supportato e sopportato. In alcuni momenti mi sarei preso a schiaffi da solo. La ringrazio tantissimo per essere stata la mia preziosa spalla. Mi ha fatto oltretutto dare il meglio e nei momenti di difficoltà c’ è sempre stata.
Un 10 anche a zio Matteo Diamante con cui ho legato tantissimo e con il quale mi sento spesso. Con lui ci sono stati bei momenti e ci siamo divertiti un sacco. Veniva in camera, parlavamo di tutto e ridevamo tantissimo. 10 a Haf. con cui ci sentiamo e ci mandiamo i cuoricini. 10 a Bartozzi perché io lo amo. E’ l’unico con cui ci scambiavamo le battute in stile Boris. Eravamo gli unici ad averlo visto.
I miei voti sono stati tutti quanti altissimi perché ho giocato poco e preferito creare legami.
Che progetti hai? Pensi di fare incursione nel mondo della tv?
Io sto studiando qui a Firenze e continuerà a farlo. Abbiamo un progetto, insieme a degli amici, di far partire un podcast su Twitch. Ci saranno ospiti a sorpresa … .
Continuerei con la tv? Sì. Altri reality? Sì. Quanti ne vuoi. Perfino l’Isola dei Famosi anche se non sono fisicamente pronto.
Il mio sogno è condurre Mela Verde. L’ho detto a tutti e farei qualsiasi cosa per poterlo realizzare. Per Mela Verde sono disposto a fare davvero di tutto e non guardo in faccia a nessuno !
Concludo questa domanda e ti dico che avrei voluto fare il capo treno, ma essendo daltonico non potrò realizzare questo sogno. Per questo mio problema, durante la prova della creazione del vestito, ho avuto qualche difficoltà in più.