Era in uso, nella Francia di Luigi IV, a corte ovviamente, avvelenare qualsiasi cosa. Si avvelenavano i vestiti, il cibo, i mobili e qualsiasi cosa potesse “contaminare” l’odiato, rivale, nemico etc. Da un po’ di tempo a questa parte, ai giorni nostri, è buon uso e abitudine invece, avvelenare gli animi. Cosa per lo più consueta in qualsiasi ambito, ma se stai in tv, è quasi “d’obbligo”.
È usanza di molti ex “Amici” di Maria, la divina De Filippi, “sputare” nel piatto in cui si è mangiato, cavalcando l’onda della popolarità che inevitabilmente suscita la “sanguinaria”.
Amici: post al veleno di uno degli ex concorrenti del Talent
Per carità, è lecito poter esprimere la propria opinione, anche se il soggetto è la Defy, tuttavia, lanciare frasi come:
Si credono Dio. Maria crede di essere Dio
Per poi subito ritrattarla ed aggiustare il tiro, non fa molto onore!
L’ultimo della lista, che grida allo scandalo, ai complotti, alle macchinazioni(per carità, legittimo pensarlo) è un ex ballerino del talent di Maria De Filippi: Gennaro Siciliano.
Gennaro Siciliano è stato un ballerino che ha partecipato alla settima edizione di Amici. Riuscendo ad arrivare fino alla fase serale, entrando nella squadra Blu, per poi essere eliminato al termine della quinta puntata.
Fin qui. Tutto regolare. Insomma il meccanismo della gara lo si conosce a menadito. Quello che stride un po’ su tutto, sono i “rimproveri” che il ballerino, muove a Maria e al suo entourage.
In un lungo post Facebook, il ragazzo infatti scrive:
Chissà come mai una certa persona all’interno della produzione mi ha detto al telefono: “Da questo momento, nessuno ti metterà più i bastoni tra le ruote”, dopo un nostro confronto telefonico voluto da me e negatomi per molto tempo da quell’imbecille che ha rifiutato un appuntamento di persona, che mi ha cacciato dagli studi quando sono andato per cercare la verità, che si crede Dio ma che Dio non è al servizio di Maria.
Nessuno più mi faceva lavorare, ed io che non capivo. Avevo 18 anni. Famoso in Italia perché usato da loro, attraverso la televisione, ma senza possibilità di lavoro perché con quella frase hanno ammesso che me le avevano tolte. Vergogna.
Insomma parole abbastanza dure, salvo poi essere smentite, sempre tramite facebook, con un altro lungo post:
Ora. Caro Gennaro. Un vecchio detto dice “è lecito impazzire una volta l’anno”, tuttavia, avrei preferito che queste tue recriminazioni, o sfogo qual dir si voglia fosse stato fatto con le tempistiche giuste. Nel senso, se tu avessi scritto queste cose, nel periodo in cui ti è accaduto ciò di cui parli, nessuno poteva dire nulla.
Ma che tu lo faccia adesso, dopo gli accadimenti avvenuti, l’epurazione di Morgan e gli altri sfoghi di altrettanti tuoi colleghi, appare una strumentalizzazione degli eventi.
Insomma. Voglio dire, lamentarsi e DENUNCIARE un sistema che ci appare corrotto è legittimo ma va fatto nei tempi giusti. Valerio Scanu ad esempio, si è subito staccato da Maria, e ha cercato da solo, tra alti e bassi, di portare avanti il suo sogno.
Comunque , le mie considerazioni in merito sono che aldilà di Gennaro Siciliano, questi ragazzi che vengono fuori dai talent, ovviamente si aspettano un successo stratosferico, e se che questo non accade, si sentono delusi e il capro espiatorio diventa la Defy, quando a volte è necessario farsi un esamino, e avere consapevolezza di ciò che si è, e del nostro eventuale talento.
Insomma. Roberto Bolle, non ha fatto Amici, ma è una eccellenza che ci invidia tutto il mondo
D’altro canto capisco anche i ragazzi, che vengono “triturati” dal meccanismo televisivo, e forse troppo giovani non riescono a parare il colpo.
Insomma. Io credo che Morgan abbia ragione quando dice:
“Amici non è una scuola, ma SOSTANZIALMENTE UN PROGRAMMA TELEVISIVO”
E come tale, viene gestito e portato avanti seguendo uno schema, che va aldilà del talento! E forse quest’anno ne abbiamo proprio un chiaro esempio.
La soluzione? smettere di credere che Amici possa cambiarti la vita!