In occasione del giorno del suo 61° compleanno, (il 4 settembre) Amadeus, direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2024, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Il Corriere della Sera. Il conduttore tv ha parlato del prossimo Festival, l’ultimo a quanto pare, ma anche degli altri appuntamenti televisivi come Affari Tuoi e Arena Suzuki. Ecco di seguito cosa ha raccontato.
Amadeus: questo è il mio ultimo Festival di Sanremo
Sulla nuova stagione e sui prossimi impegni, Amadeus dichiara: «No, la bulimia da video non l’ho mai avuta. Faccio le cose che mi piacciono. Non farei mai una prima serata tanto per essere in onda. Non sono un amante del prime time e cerco di farne pochi, la prima serata è molto più stressante rispetto a un quotidiano. Mi piace quando la gente mi considera l’amico della porta accanto, una voce e un viso familiare; e questo riscontro te lo dà il rapporto quotidiano con il pubblico».
I brani: la scelta delle canzoni
Sul Festival di Sanremo 2024, il quinto a firma sua, Amadeus ha dichiarato che «Le proposte si concentrano tra ottobre e novembre. L’anno scorso ho ascoltato 300 brani, quest’anno penso arriveremo a 400» – e sulla selezione dei brani aggiunge – «La selezione e la scelta delle canzoni è forse la cosa che mi piace di più. Ovviamente ho già dei pensieri, delle idee, a volte mi sveglio alle tre di notte per segnarmi uno spunto da sviluppare».
Sulla novità che riguarda la scelta di far presentare per due sere i cantanti tra di loro Amadeus ha chiarito che: «Non ho pensato ai costi anche perché ogni anno non ho speso un centesimo in più rispetto al budget di Sanremo, a fronte di un introito pubblicitario che è aumentato di anno in anno. Confermo che nella prima serata ci saranno tutti i cantanti sul palco, una novità rispetto ai miei precedenti Festival. Poi mercoledì e giovedì si divideranno e chi non canta farà il presentatore. Decideremo gli abbinamenti attraverso un sorteggio che faremo in sala stampa la mattina stessa, con ampolla e bussolotti». Ride. «Sarà la nostra Champions League».
Co-conduttrici e Fiorello a Sanremo 2024
In merito a chi lo affiancherà le altre sere e all’arrivo di Fiorello sul palco del Teatro Ariston chiarisce: «Ci sarà qualcuno al mio fianco, vedremo più avanti chi. Lo conosciamo Ciuri. Figuriamoci se sa qualcosa a settembre, considerando che anche la settimana prima del Festival può inventarsi qualcosa per stupire… Fiorello è un amico fraterno e non può esserci Sanremo senza la sua presenza, poi come questo accadrà è sempre una sorpresa. Lui sa avere idee geniali ma non me le anticipa mai, perché gli piace vedere il mio stupore. Io comunque tengo sempre una camera libera di fronte alla mia, può venirmi a svegliare quando vuole».
Polemiche e il caso Fedez Rosa Chemical
Sulle polemiche che da sempre accompagnano il Festival e sull’episodio del bacio tra Fedez e Rosa Chemical dice: «Io invito al Festival chi penso abbia una bella canzone da proporre, non faccio un esame o dei colloqui preliminari, non chiedo la tessera elettorale. Ognuno è libero di comportarsi come vuole, assumendosi ovviamente le proprie responsabilità. Poi in cinque ore di diretta è normale che non si possa prevedere tutto» – e sulla speranza che gli imprevisti accadano al Festival aggiunge – «Mi bastano quelli che mi sono capitati in tutti questi anni. Come dice Fiorello, io sono lo Swiffer delle polemiche, le attiro senza mai cercarle… Io mi concentro su altro: mi interessa il gradimento del pubblico, che funzionino gli ascolti, le canzoni e il mercato pubblicitario».
Pressioni della politica a Sanremo?
Amadeus non pensa minimamente alle pressioni della politica: «Sono sereno, non ho mai avuto rapporti con la politica, e i miei Sanremo non sono mai stati Sanremo politici. In passato sono stato attaccato da tutti: dalla destra e dalla sinistra, dal centrodestra e dal centrosinistra, quindi vuol dire che sono una persona libera. E penso che sia giusto che la politica non si occupi dai palinsesti».
In conclusione Amadeus dichiara che: «Questo è il mio ultimo Sanremo, mai mi sognerei di fare il sesto di seguito».