Amadeus e le polemiche su Sanremo ‘approdano’ anche a Striscia la notizia. Nella puntata di oggi, giovedì 23 gennaio 2020, un’imitazione, realizzata con la tecnica deepfake, ha fatto commentare al conduttore del Festival (ricordiamolo, quello finto) la questione del compenso per le donne che lo affiancheranno sul palco, tra accuse di sessismo (rispedite al mittente), ironia sul cantante Junior Cally (figlio di Grace?) e gesto dell’ombrello (per Laura Boldrini). A fine servizio, inoltre, non sono mancate alcune precisazioni da parte di Ficarra. “Amadeus ha parlato di 100.000 euro per avere la compagna di Ronaldo. In verità, sono 170 per il pacchetto completo. Ma, tutti ‘sti soldi’, spesi per che cosa? Mediaset durante Sanremo manda in onda il monoscopio. Non c’è bisogno di spendere” la frase, o meglio le frasi, pronunciate in studio dal presentatore. Il video da Mediaset Play.
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Questa edizione di Sanremo è stata indubbiamente ottima per la qualità della conduzione e la partecipazione canora e ha portato a seguirlo anche chi solitamente lo ignora. Purtroppo è stata centrata sull’omosessualità tralasciando che essa è nemica della donna che in una siffatta concezione conviviale, perde il suo difensore naturale, l’uomo! Inutile stracciarsi le vesti contro la violenza alle donne e i “femminicidi”, se la femmina si priva di una trama relazionale dove la funzione di madre e mutuo conforto nella coppia eterogenea viene defondato dalla preminenza della correlazione omosessuale. L’eccessivo spazio dedicato a Tiziano Ferro (sponsorizzato da AMAZON), notoria bandiera omo, e a Benigni lasciandogli operare una dissacrazione ributtante del cantico dei cantici, assieme alla quasi assente valorizzazione etica della femmina, ma soprattutto come diritto alla sicurezza personale e al ruolo “vaso di fiori”, ha trasformato questo festival in un recesso concettuale in favore di un appagamento dove la donna è defilata, mentre lo scopo morale di base dichiarato era proprio la sua “valorizzazione”. L’omosessualità è nemica della donna! Quella del maschio è la peggiore, poiché lo altera nel corpo e nella mente rendendo la “mutazione” psicoreattiva etero ostativa, quasi sempre definitiva e confacendolo a cagnolino vulnerabile alle passioni. La funzione procreatrice della femmina, ineluttabilmente ricorderà al maschio che la sua scelta è innaturale, suscitandogli il desiderio di annullare questo specchio relazionale di confronto, al quale potrà mai sfuggire. Quest’ultima implicazione è il motore del femminicidio! In sostanza questo bellissimo Sanremo ci ha fatto ridere tanto e ci ha ricordato che l’arte intelligente è spettacolo e salute e non vi si deve rinunciare, ma… per l’ennesima volta ha incentivato concettualmente la violenza contro le donne, anziché combatterla. Le ha lasciate sole a difendere il loro modo d’essere, la quale preziosa bellezza il maschio omosessuale potrà mai eguagliare, come questo contesto canoro ha “autorizzato” di poter credere, anche se passati i quaranta…