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Amadeus all’Arena di Verona con “Arena 60,70,80”. E sul Festival di Sanremo dice

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La musica anni ’60, ’70 e ’80 sarà la protagonista delle due serate evento all’​Arena di Verona, previste per il 12 e 14 settembre e che andranno in onda il 2 e il 9 ottobre in prima serata su Raiuno. Conduttore di entrambi gli show sarà Amadeus che per l’occasione vestirà nuovamente i panni del dj.

Amadeus parla di “Arena 60,70,80” e del Festival di Sanremo 2022

Ieri si è svolta la conferenza stampa a cui hanno preso parte Amadeus, il sindaco di Verona Federico Sboarina, il direttore di Raiuno Stefano Coletta, il vicedirettore di Raiuno Claudio Fasulo e il direttore artistico dell’Arena di Verona Gianmarco Mazzi. Nello sguardo di Amadeus si percepisce una grande emozione tanto che quando prende la parola ripercorre il suo rapporto con la città che l’ha visto nascere:

“Abbiamo realmente l’occasione di trascorrere due serate di festa, gioia e divertimento, per me, anche emotivamente importanti. Nel mio caso, ho un rapporto diverso con Verona. Sono cresciuto a Verona, sono arrivato qui all’età di 6 anni. I miei genitori sono siciliani. Sono rimasto a Verona fino a quando mi sono trasferito a Milano a vent’anni. Tutta la mia avventura è partita da Verona. Il mio sogno era condurre il Festivalbar all’Arena, non me ne perdevo un’edizione. Davanti all’Arena, firmai il mio primo autografo dopo aver intervistato i Pooh. Qui, ho conosciuto Vittorio Salvetti e da lì, è iniziato tutto. Mi ricordo Claudio Cecchetto che conobbi nel 1984. Salvetti mi sbolognò a lui. Mi chiese un provino, gli piacque e iniziai ad andare in onda, prima di Gerry Scotti. Finsi di avere casa a Milano e feci avanti e indietro tra Milano e Verona per tre mesi. Gli anni passarono. Vittorio Salvetti, anni dopo, mi scelse per il Festivalbar. Salvetti è stato il mio secondo padre, voleva che mi affermassi, mi insegnò la direzione artistica. Nonostante 5 anni al Festivalbar, non sono riuscito a condurre una serata all’Arena di Verona perché era chiusa alla musica pop. Per me, quindi, questi due show saranno una situazione particolare. Condurrò all’Arena per la prima volta a 59 anni. Con il direttore Coletta, abbiamo fatto due Sanremo particolari, con la musica al centro dello spettacolo. Sarà così anche per questo show”, ha spiegato.

Tra gli ospiti annunciati alcuni nomi: gli Europe, Loredana Bertè, Patty Pravo, Gazebo, Raf, Umberto Tozzi. Non poteva mancare una domanda sulla prossima edizione del Festival di Sanremo al quale Amadeus ha risposto senza sottrarsi: “Ho sempre detto di avere un rapporto splendido con l’azienda, con il direttore Coletta e con Claudio Fasulo. Stiamo parlando, stiamo dialogando. Per me, la priorità è poterlo fare solo se ci saranno le reali possibilità di fare un Sanremo importante, il Sanremo della rinascita. Quello di quest’anno è stato il Sanremo della rinascita discografica. Anche il pubblico l’ha vissuto come il Sanremo della personale rinascita. La gente mi ferma e mi ringrazia per Sanremo. Stiamo dialogando. L’obiettivo è capire se io posso essere utile ad un terzo Sanremo. Proprio perché do a Sanremo un valore altissimo e sono consapevole delle responsabilità, un eventuale terzo Sanremo deve aggiungere qualcosa di più ai primi due Sanremo che ho fatto”.

Il direttore Coletta si dice fiducioso di arrivare ad una decisione prima di settembre: “Con Amadeus, stiamo parlando da un po’ di tempo. Amadeus ci sta riflettendo, dobbiamo capire il potenziale espressivo di un Sanremo che tornerà, speriamo, nella potenzialità piena degli strumenti. Al di là dello show, penso sia innegabile il grande lavoro che Amadeus ha fatto come direttore artistico. Tornare indietro da quel tipo di lavoro sarebbe una regressione dello show e della cultura musicale. Quel lavoro dovrebbe continuare. Speriamo di andare in vacanza con una decisione presa, prima di settembre”.

Nessuna certezza invece sulla presenza di Fiorello. E’ lo stesso Amadeus a parlarne in conferenza: “Fiorello ha illuminato due anni di Sanremo. Per me, è una persona speciale. Noi non parliamo mai di Sanremo, ci sentiamo spesso ma non parliamo mai di lavoro. Deve essere Fiorello a parlarmi di Sanremo, a dirmi se vuole fare una serata, o due o cinque. Fiorello deve essere lasciato libero di voler fare o non voler fare una cosa. In ogni caso, il nostro rapporto non cambierà. Non posso dire nulla su di lui, per un eventuale terzo Sanremo”.

Proprio qualche giorno fa però dal profilo social di Amadeus è arrivato un possibile spoiler. Il conduttore si è mostrato con indosso una t-shirt in cui era ritratta la faccia di Fiorello.

Una distrazione o una coincidenza?

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