ADV

Intervista ad Alessandro Cecchi Paone: “Nathaly ha cercato di mettermi contro Simone. Cristina Scuccia mi ha deluso”

ADV

E’ ormai un veterano dell’Isola dei Famosi. Alessandro Cecchi Paone ha partecipato per ben tre volte al reality senza avere la possibilità di arrivare in finale. Quest’anno però, il noto giornalista e divulgatore scientifico ha avuto l’opportunità di prendere parte al programma in coppia con il compagno Simone Antolini. Dopo che il giovane è stato ricoverato in ospedale in seguito ad un malore, Alessandro ha manifestato la volontà di abbandonare il programma. Di qui una discussione accesa durante la diretta con Ilary Blasi che ha sollevato delle polemiche. Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Alessandro Cecchi Paone. A lui abbiamo fatto notare come la lite con Ilary Blasi abbia ricordato molto quella avvenuta con Simona Ventura nel 2007. Cecchi Paone però spiega la differenza.

Passando ai naufraghi con cui ha condiviso questa esperienza, Alessandro Cecchi Paone rivela che a deluderlo di più è stata l’ex suora Cristina Scuccia. Il giornalista ha speso parole di stima nei confronti di Paolo Noise e Marco Mazzoli con cui lui e Simone hanno instaurato un bel rapporto di amicizia. Sull’Isola dei Famosi, Cecchi Paone ha avuto uno scontro pesante con Nathaly Caldonazzo. Ai nostri microfoni ha spiegato il motivo per il quale le ha dato della pescivendola. A conclusione della chiacchierata, abbiamo virato verso l’attualità. Alessandro Cecchi Paone ha esposto il suo pensiero in merito alla maternità surrogata commentando poi l’intervista rilasciata da Arisa nel programma La Confessione di Peter Gomez: “Ho sempre stimato Arisa non solo come artista ma anche come persona. Io e Simone ne abbiamo parlato e quando abbiamo sentito quello che stava dicendo siamo rimasti stupiti. Secondo me ha fatto una brutta figura, più o meno equivalente a quella di Laura Pausini che si rifiutò di cantare Bella ciao perché divisiva. Forse sono state mal consigliate o erano desiderose di avere delle occasioni di lavoro. Sono state due uscite infelici”.

Opinionista nei programmi tv, Alessandro si è più volte affacciato in diverse emittenti televisive per proporre i suoi format. Purtroppo però gli hanno rifilato tutti un due di picche: “Ogni anno propongo format tradizionali come La Macchina del tempo ma anche innovativi. Tutti mi rispondono dicendo che sono interessanti ma che la televisione non si occupa più di questi programmi”. Noi pensiamo come Alessandro che la cultura debba trovare sempre un posto in televisione in quanto grande risorsa per la crescita civile e sociale di un Paese.

Intervista ad Alessandro Cecchi Paone

Alessandro, rispetto alle precedenti edizioni a cui hai partecipato, come hai vissuto questa esperienza?

L’Isola dei Famosi è il reality più reale di tutti perché ti trovi sbattuto su un’isola deserta in mezzo ai Caraibi a migliaia di km di distanza da casa. E’ sicuramente un’esperienza irripetibile. Rispetto alle precedenti edizioni a cui ho preso parte, questa volta avevo con me Simone con cui c’era già una grande intesa che si è poi cementata nel corso di questa esperienza. Io e Simone ci siamo dati sostegno nei momenti più difficili ma ci siamo anche divertiti. 

In molti hanno ricordato che la prima volta che avevi partecipato al reality ti eri ritirato dopo uno scontro con Simona Ventura. Anche questa volta è andata in modo simile dopo uno scontro con Ilary Blasi per il regolamento. Sei insofferente alle regole?

Assolutamente no. Per me le regole sono fondamentali. Con Simona Ventura non c’era stata una discussione sul regolamento. Dopo quello scontro in diretta, tra noi è nata una bella amicizia. Io uso i reality per continuare a veicolare dei contenuti per me molto importanti. In quell’occasione avevo spiegato a Simona che non potevo bruciare la faccia delle persone perché simbolicamente richiamavano brutte pagine di storia come la Shoah ebraica o i roghi degli eretici. Era per me un gesto molto brutto e mi rifiutai di farlo per questo motivo. Con Ilary invece c’è stato un equivoco più grande. Io non ero stato invitato a partecipare da solo dall’Isola dei Famosi. A settembre fui invitato da Mediaset direttamente a prendere parte al reality assieme a Simone. Io ho accettato chiarendo da subito che saremmo entrati e usciti assieme. Quando poi durante la puntata mi è stato comunicato che ci saremmo dovuti separare mi sono opposto perché non erano quelli i patti. Simone era anche in ospedale e io non mi sono sentito di abbandonarlo.

Alcuni però hanno detto che sei stato troppo polemico. Non te lo riconosci?

Assolutamente no. Prendo sempre posizioni molto nette e in un mondo in cui nessuno dice la verità è un pregio. Nessuno mi può accusare di essere ambiguo o di dire mezze verità. Credo di avere il rispetto anche di chi non condivide ciò che dico o penso. La polemica non era facile per niente. Il fatto che per la prima volta una coppia gay partecipasse al reality era una prova di modernità considerati i tempi che stiamo vivendo. Per questo motivo mi sono tirato indietro quando mi è stata comunicata l’intenzione di volerci separare. 

Passando ai naufraghi con cui hai condiviso questa esperienza, chi si è rivelata una bella sorpresa? 

Si è rivelata una bella sorpresa la coppia formata da Paolo Noise e Marco Mazzoli. All’inizio considerando che il programma che conducono su R105 è poco politically correct mi aspettavo che avremmo avuto degli scontri violenti. Invece mi sono ricreduto. Tra noi è nata una bellissima amicizia, sia sull’Isola che fuori. E’ qualcosa poi che non succede quasi mai perché generalmente dopo aver condiviso queste esperienze ognuno va per la sua strada. Marco si è molto affezionato a Simone tanto che sta organizzando nel caso in cui ne avessimo bisogno il matrimonio egualitario e l’adozione di Melissa a Miami. 

Chi invece è stata una delusione?

Cristina Scuccia è stata una delusione. Essendo laico, ero incuriosito dal suo percorso di religiosa che dopo quindici anni ha scelto di abbandonare il convento rinunciando ai voti. Volevo avere uno scambio con lei dal punto di vista teologico ma mi sono trovato davanti un muro.

Con Nathaly Caldonazzo è stato subito scontro. Tu l’hai anche definita una pescivendola. Non pensi di aver esagerato?

Non penso di aver esagerato. Nathaly non è una bella persona. Non sapevo neanche chi fosse all’inizio. Ha cercato ripetutamente di allontanare me e Simone senza accorgersi che stava facendo un grandissimo errore. Simone mi ama così come amo lui e questa esperienza ha accresciuto ancora di più il nostro sentimento. Lei pensava invece che Simone fosse un ragazzino facilmente suggestionabile e per questo ha cercato di metterlo contro di me. Appena ho capito le sue intenzioni, l’ho castigata. Per questo motivo le ho dato della pescivendola. Ad ogni modo, mi sono scusato poi con le pescivendole d’Italia per averle paragonate a Nathaly Caldonazzo. 

In molti ricordano ancora la polemica che avevi sollevato al Telegatto contro il Grande Fratello Vip. Il reality era stato inserito nella categoria costume e cultura. Oggi rifaresti lo stesso?

Avevo ragione. All’epoca era presente la categoria cultura e oltre alla Macchina del Tempo e a Superquark era stato inserito anche il Grande Fratello Vip. Al momento della proclamazione ho innescato la polemica e a distanza di anni le persone mi dicono che avevo fatto bene. Avevo già capito che la televisione stava cambiando e che i programmi di cultura e di divulgazione scientifica avrebbero avuto la peggio. Purtroppo nessuno si è poi opposto a questa deriva. 

E’ sempre più difficile fare oggi cultura in televisione. In questi ultimi anni hai proposto qualche format? Ti sei più riaffacciato in Rai?

Ogni anno propongo format tradizionali come La Macchina del tempo ma anche innovativi. Tutti mi rispondono dicendo che sono interessanti ma che la televisione non si occupa più di questi programmi. 

Hai annunciato che tu e Simone vorrete convolare a nozze all’estero. Lui ha già una figlia Melissa mentre tu finora non sei ancora papà. Cosa pensi dell’iniziativa legislativa di adottare misure forti per prevenire la maternità surrogata?

Noi siamo l’unico paese libero del mondo occidentale che non ha il matrimonio egualitario. Abbiamo solo l’unione civile che è però da considerarsi un matrimonio di serie B. A Miami io e Simone potremmo non solo sposarci ma anche adottare. Sono contrario all’utero in affitto e non lo farei mai però non mi sentirei mai di vietarlo. Il fatto poi che la maternità surrogata possa diventare un reato universale è qualcosa di incostituzionale. Non esiste un singolo Paese che possa decidere che un reato sia universale. Io e Simone ci stiamo battendo molto e parteciperemo a tutti i Pride d’Italia. Pensavamo anche di presentarci insieme alle elezioni europee per lanciare un messaggio importante. 

Di recente si è sollevato un polverone mediatico su Arisa per alcune dichiarazioni rilasciate a La Confessione di Peter Gomez. Ti sei sentito ferito dalle sue parole?

Sono rimasto meravigliato. Ho sempre stimato Arisa non solo come artista ma anche come persona. Io e Simone ne abbiamo parlato e quando abbiamo sentito quello che stava dicendo siamo rimasti stupiti. Secondo me ha fatto una brutta figura, più o meno equivalente a quella di Laura Pausini che si rifiutò di cantare Bella ciao perché divisiva. Forse sono state mal consigliate o erano desiderose di avere delle occasioni di lavoro. Sono state due uscite infelici. 

Dopo aver partecipato ai reality come concorrente, ti piacerebbe essere opinionista?

Per quanto riguarda i reality, posso fare l’opinionista solo nella misura in cui debba intervenire su contenuti più seri.

ADV