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Albano Carrisi: “Con Jasmine ci divertiamo perché siamo due mondi diversi. Forse l’anno prossimo torneremo insieme a The Voice Senior” | Intervista

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Di recente lo abbiamo ammirato in compagnia della figlia, Jasmine, nel format “The Voice Senior”, che la Rai sta trasmettendo anche in replica in questi giorni. Nonostante il loro debutto televisivo sia stato accompagnato da critiche, Albano Carrisi e la figlia Jasmine hanno stupito il pubblico. Ora Albano si dice pronto a tornare nella seconda edizione del programma, annunciato qualche settimana fa alla presentazione del palinsesti autunnali della RAI: “Il bilancio è stato molto positivo e probabilmente parteciperemo anche alla seconda edizione del programma. Ci divertiamo insieme anche perché siamo due mondi diversi”, ha dichiarato ai nostri microfoni in occasione della presentazione del nuovo singolo di Jasmine, “Stikide”, nato in collaborazione con Deny K e Kiko El Crazy e presentato ieri a Roma presso il club KRAM Pigneto.

A differenza di Jasmine che in una recente intervista ha escluso un duetto con il padre, Albano un pensiero lo fa: “Io non escludo nulla. Se lei me lo chiedesse e se la canzone che mi proporrà sarà quella giusta per me e per lei allora lo faremo”. Ha poi replicato al vescovo della diocesi di Andria che qualche giorno fa aveva polemizzato con il cantante, reo di essersi esibito in chiesa durante la celebrazione di un matrimonio. Una circostanza insolita ma non rara per Albano che si è trovato a fronteggiare situazioni simili in altre occasioni.

In merito invece all’esibizione con Romina Power nella trasmissione “Una voce per Padre Pio”, Albano ha voluto fare un chiarimento in merito alla mancata partecipazione canora del pubblico: “Il pubblico non c’era e io ero convinto che lo facesse l’orchestra. Sono stato preso alla sprovvista. E’ stato però il momento che ha fatto registrare gli ascolti più alti. E’ stato un bel momento”. E c’è chi intanto sogna di rivederli in gara al prossimo Festival di Sanremo.

Albano Carrisi, l’intervista

Albano, sua figlia Jasmine sta calcando ormai le sue orme. Qual è il consiglio più importante che pensa di averle dato? 

Jasmine è una ragazza che non ha bisogno di consigli per fortuna. Se la vede da sola, si arrangia da sola. Fa tutto da sola. Io le cose le so quando le fa. 

Insieme avete partecipato come giudici a “The Voice Senior”. Che esperienza è stata? C’è speranza di rivedervi insieme anche il prossimo anno? 

Il bilancio è stato molto positivo e probabilmente parteciperemo anche alla seconda edizione del programma. Ci divertiamo insieme anche perché siamo due mondi diversi. 

In una recente intervista Jasmine ha rivelato che con lei non farebbe mai un duetto. Considerando però che ormai vanno di moda i confronti generazionali in musica, a lei invece piacerebbe?

Frank Sinatra fece un bel duetto con sua figlia Nancy. Io non escludo nulla. Se lei me lo chiedesse e se la canzone che mi proporrà sarà quella giusta per me e per lei allora lo faremo. 

Spesso i “figli di” sono vittime di pregiudizi. Lei si sente un padre ingombrante?

Io mi sento leggero come una piuma. Bisogna prendere le cose con leggerezza perché se uno poi ha valore riesce ad emergere. La mia storia lo dimostra. Sono figlio di contadini e sono onorato di esserlo. Ho coltivato la passione per la musica. Anche Jasmine ha questa passione. Io le sono accanto, in punta di piedi. Anche per The Voice Senior quando mi hanno contattato chiedendomi di Jasmine ho detto che siccome era maggiorenne era opportuno che la chiamassero loro per verificare se l’idea le piaceva o meno. E così è andata. 

Qualche giorno fa si è esibito in chiesa ad un matrimonio scatenando l’ira del vescovo. Cosa è successo? 

Parliamone. Se io ti invito a casa mia ti posso dire che hai violato casa mia?. Sono stato invitato al matrimonio di un mio caro amico e in chiesa ho intonato un canto sacro, l’Ave Maria di Gounod. Una preghiera in musica con tanto di organo della cattedrale. Alla fine della mia esibizione, c’è stato uno scrosciare di applausi. Il giorno dopo ho letto che il vescovo si era adirato. Intanto, io sono cristiano. Ho cantato sette volte davanti a Papa Giovanni II e altrettante in altre occasioni sacre importanti. Il vescovo ha dichiarato che io avrei scambiato la chiesa per un palcoscenico. L’altare è il più bel palcoscenico che esista. Io mi bacchetterei da solo se avessi fatto qualcosa di sbagliato ma così non è stato. Come diceva sant’Agostino “chi canta, prega due volte”. E io in quel momento ho pregato sei volte. E’ la terza volta comunque che mi succede. 

E’ già capitato in altre occasioni?

Sì, sempre in Puglia tra l’altro. Una volta è capitato anche al matrimonio del mio amico Michele Placido. Il prete non voleva che mi esibissi in chiesa. Alla fine poi siamo riusciti a strappargli il consenso e ho cantato. Un’altra volta è accaduto alla Cattedrale di Lecce. Stavo per iniziare a cantare e il prete mi ha bloccato. Sono andato dagli sposi spiegandogli che mi vietavano di cantare. Si trattava anche in quel caso dell'”Ave Maria” di Gounod. In quel caso, ho detto agli sposi di immaginare con la fantasia che mi fossi esibito e sono andato via. Mi dispiace perché la Chiesa dovrebbe avvicinare le persone e non allontanarle. 

Si è esibito con Romina Power a “Una voce per Padre Pio”. In molti hanno fatto notare un certo imbarazzo per il siparietto della non risposta del pubblico all’invito di cantare.

Il pubblico non c’era e io ero convinto che lo facesse l’orchestra. Sono stato preso alla sprovvista. E’ stato però il momento che ha fatto registrare gli ascolti più alti. E’ stato un bel momento.

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