Aiello torna con il brano “Talete”: “Sentivo il bisogno di raccontarmi sotto questo aspetto. Sanremo? Mi piacerebbe tornarci” – Intervista Video

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“TALETE” è il nuovo singolo di AIELLO, all’anagrafe Antonio Aiello, considerato uno dei cantautori più romantici nella scena musicale italiana contemporanea dall’inconfondibile timbro vocale che unito all’arte di fondere generi diversi è in grado di rendere la sua musica unica, empatica e sensuale. Il brano autobiografico, pubblicato lo scorso venerdì 24 maggio, racconta di come l’estate, quando arriva, porta con sé il sapore e il fascino di quelle storie d’amore che durano giusto il tempo di un’estate. Noi di SuperGuidaTv, abbiamo intervistato Aiello e con lui abbiamo parlato del nuovo pezzo ma anche della sua carriera, di Sanremo e di molto altro ancora.

Aiello, intervista al cantante di “Talete”

“TALETE” lo hai definito autobiografico: quando è nato nella tua mente questo brano e cosa ti ha spinto a raccontare quell’aspetto della tua vita?

“È nata questo inverno. Mi trovavo in Calabria dai miei per le feste natalizie e sentivo il bisogno di raccontare quello che nelle ultime estati è diventato un trend nella mia vita: cioè di vivere una storia che appare importante e poi all’alba dell’autunno finisce”.

Il brano racconta delle storie d’amore che durano il tempo di un’estate: quante volte ti è successo che una storia durasse il tempo di un’estate?

“Le ultime tre estati hanno avuto tre colori diversi: tre storie diverse con tre persone diverse, ma con un unico trend, e cioè il fatto che io o l’altra persona ha poi deciso di lasciare il porto e quindi di navigare verso un altro lido”.

Il videoclip, evoca molto bene quell’atmosfera di gioia, spensieratezza e voglia di ballare. Hai raccontato che un tuo desiderio era proprio quello di ballare in un videoclip: soddisfatto del risultato? Cosa ti è piaciuto di più nel farlo?

“L’idea di ballare in un video è qualcosa che mi porto come sogno nel cassetto da quando ero piccolo. Non l’ho mai fatto perchè in realtà un po’ mi inibiva sempre mettermi alla prova così, nonostante io sul palco mi muovo molto. Un conto però è muoversi e ballare in maniera selvaggia e un altro e farlo in maniera coreografata grazie alla coreografa Irma Di Paola che è bravissima, e con 30 ballerini talentuosi che sono lì per te e con te. È stata un’esperienza nuova e molto divertente di cui sono orgoglioso”.

Nato a Cosenza, romano di adozione. Nel 2021 arrivi sul palco di Sanremo con il brano “Ora”: che esperienza è stata quella al festival? Ti piacerebbe ritornare? Con quale tipo di brano?

“È stata un’esperienza molto intensa alla quale ero assolutamente impreparato, anche se credo che su quel palco non arriverai mai pronto, perchè è l’unico palco veramente imprevedibile. Questo perchè non esiste niente come questo evento. Quello che mi ha lasciato è una canzone che è quella più cantata, anzi, urlata ai miei concerti. Ad un certo punto non la canto, do’ il microfono al pubblico e loro riescono a fare arrivare la loro voce veramente alle stelle, “buttano” il cuore sul palco. Questo è il regalo più bello che Sanremo potesse farmi. Se mi vedo nuovamente a Sanremo? Beh si, non so se fra uno, due o dieci anni, ma credo che prima poi ci ritornerò”.

Andando agli inizi della tua carriera: quando hai capito che volevi fare musica e come è avvenuto il tuo avvicinamento al mondo della musica?

“Intorno ai 16 anni ho iniziato a sentire un bisogno che non potevo più trattenere. Credo di essere stato ancora più piccolo quando ho iniziato a sentire questa propensione, questa voglia di scrivere e di cantare. Intorno ai 16 anni ho iniziato a scrivere e cantare seriamente, e a fantasticare rispetto a questo sogno, che ancora tuttora resta un sogno che voglio alimentare, anche se mi piace viverlo come qualcosa di sovraterreno”.

Il consiglio che hai ricevuto da qualcuno noto o anche non noto, e che ti è servito mettendolo in pratica? Da chi e cosa ti è stato consigliato?

“Non me ne viene in mente qualcuno in particolare, sia da quelli noti che non noti. Di solito le persone che mi vogliono bene mi ricordano di restare il più autentico possibile e di avere il coraggio di restare e di fare le cose che mi piacciono, di non tradirmi mai e di non avere paura”.

Cosa hai comprato con il tuo primo guadagno da cantante?

“Credo di essermi regalato una vacanza, un viaggio. Che poi sono i regali migliori”.

Se non avessi fatto il cantante cosa avresti fatto nella vita e qual è la cosa più importante che ti ha insegnato questo mestiere?

“Sicuramente sarei rimasto nel mondo creativo. Non so in particolare, però io ho bisogno di creare e di costruire, quindi credo comunque nella sfera artistica sicuramente, magari dietro le quinte e non così esposto, però sempre in ambito creativo. Questo mestiere mi ha insegnato che ci vuole molto coraggio e molto equilibrio nel momento in cui ti affacci al grande pubblico e quindi al giudizio”.

Quali sono i tuoi miti della musica? Cosa ascoltavi da adolescente?

“Molta musica black, soul, R&B. Se mi chiedi i miti, beh ne ho tre: Battisti, Dalla e Rino Gaetano, a quali sono devoto”.

Un duetto con chi?

“Mi piacerebbe lavorare con diversi artisti, sia uomini che donne, che siano esponenti della scena pop ma anche urban. Dirne uno o una mi costerebbe toppo, quindi vado all’estero e ti dico che farei un pezzo con Fred Again, la scena UK dance mi piace molto”. 

Progetti futuri e dove ti vedremo questa estate?

“Ho iniziato da un po’ a scrivere musica nuova, quindi studio e un po’ di spiaggia, studio e un po’ di mare, per poi ritornare in autunno per condividere musica nuova fino a quando sarà pronto il disco e quindi deciderò di condividerlo con tutti”.

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