Abbott Elementary, la recensione della serie comedy su Disney+

Abbott Elementary

Prendete la pluriacclamata The Office e ora immaginatela ambientata all’interno di una scuola elementare. Riuscite a figurarvela? Questa è forse la maniera più efficace per dare un’immediata idea di cosa sia Abbott Elementary, serie TV comedy sullo stile del falso documentario creata da Quinta Brunson per ABC e poi in Italia resa disponibile dal 2022 in streaming su Disney+. Attualmente conta due stagioni con poco più di trenta episodi complessivi che hanno fatto tesoro della tanta commedia che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni.

La trama di Abbott Elementary

In una scuola elementare nella periferia di Filadelfia, un gruppo di insegnanti cerca di fare il proprio lavoro al meglio, nonostante i tagli al budget e una preside eccentrica e poco collaborativa. C’è la propositiva e raggiante Janine (la stessa Brunson), tra le insegnanti più giovani che fa da protagonista tra i protagonisti; poi ci sono le veterane Barbara (Sheryl Lee Ralph) e Melissa (Lisa Ann Walter); Ava, la preside tutta fuffa ed immagine (Janelle James); infine il sempre disponibile Jacob (Chris Perfetti) e l’ultimo arrivato Gregory (Tyler James Williams).

Tra i continui alti e bassi di una gestione che permette poco spazio di manovra per coloro che vogliono ottenere risultati più soddisfacenti possibile, le imprevedibili peripezie quotidiane sono una sfida che Janine ingaggia sempre a testa alta cercando di seguire i consigli dei suoi modelli e spronando chi la circonda.

Perché guardare Abbott Elementary

Abbott Elementary è una serie spassosa. Lo abbiamo detto in apertura, assomiglia molto a The Office per il tipo di impostazione che l’opera segue. Ci sono personaggi più ragionevoli con i quali tentare di identificarsi, ci sono situazioni esilaranti che mettono i bastoni fra le ruote, c’è un capo che nuota controcorrente ma che forse cela più di quanto la sua esuberanza lasci intravedere all’esterno.

Gli episodi che la compongono, tutta dalla durata di circa venti minuti, tipica di questa tipologia di show televisivo, sono divertenti incursioni in una quotidianità che Abbott Elementary racconta con leggerezza. Dietro, però, c’è di certo una critica al lacunoso sistema educativo statunitense, soprattutto nel settore pubblico e nelle periferie delle grandi città.

Un ragionamento che la serie veicola attraverso le tante piccole illogicità incontro alle quali vanno Janine e i suoi colleghi, costretti a fare straordinari e capriole per offrire la migliore preparazione possibile ai propri alunni. Un’ironia che accarezza quasi la satira, ma senza arrivare a lanciare sferzate caustiche e quindi sempre con la consapevolezza di trattarsi di un prodotto principalmente d’intrattenimento.

Abbott Elementary, perché non guardare la serie

Abbott Elementary è una serie che potreste imparare ad amare. Se siete fan della comedy immediata, fresca, pungente, quella creata da Quinta Brunson è un’opera che fa per voi. Non aggiorna e non reinventa i canoni del genere, ma di certo sa da quale verso prendere un qualcosa di già ampiamente codificato e come inserirlo in un contesto a volte degradato e ricco di problematiche.

Non c’è ragione per la quale non dovreste guardare Abbott Elementary, che fa dei caratteri dei suoi tanti e diversi personaggi la forza sulla quale si mette in piedi. Innumerevoli siparietti, squillanti botta e risposta, assurde vicende in cui si rimane imbrigliati, la serie sa  benissimo come giocare con ironia sopra il suo tessuto sociale e come intrattenere lo spettatore leggerezza e risate.

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