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5 anni fa moriva Amy Winehouse: icona intramontabile

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A 5 anni dalla scomparsa di Amy WineHouse, cantautrice, stilista e produttrice discografica britannica, il mondo la ricorda per la sua  sua voce “nera”  e i suoi look che l’hanno resa quasi immortale.

Una vera e propria icona di stile insuperabile.

E’ proprio per questo che il mondo della moda la ricorderà sempre come una grandissima fonte di ispirazione, difatti  Jean Paul Gaultier le ha dedicato un’intera collezione e Vogue Italia una copertina.

Brevi cenni sulla sua vita

Amy nacque a Londra il 14 settembre del 1983, in un borough della Londra esterna, in una famiglia ebraica (il padre tassista e la madre farmacista). Crebbe nel vicino quartiere di Southgate, dove frequentò la Ashmole School.

All’età di dieci anni fondò un gruppo rap amatoriale chiamato Sweet ‘n’ Sour  che descrisse come la versione bianca ed ebraica delle Salt-n-Pepa.

A dodici anni iniziò a frequentare la Sylvia Young Theatre School, severo istituto con regole altrettanto severe che la Winehouse stentava a rispettare (per esempio indossava gioielli seppur fosse vietato).

Quando l’insegnante delle materie tradizionali comunicò ai genitori l’imminente bocciatura della figlia, questi le cambiarono scuola.

Amy, che  già da allora manifestava un carattere ribelle, si forò un buco al naso da sola per mettersi un piercing.

Cresce ascoltando diversi generi musicali ma il successo arriva  nel 2007, con l’uscita del secondo album “Back to Black”, che trainato da singoli Rehab, Love Is a Losing Game e l’omonima traccia Back to Black  scalò  le classifiche mondiali, ottenendo un successo che la portarono  alla vittoria di cinque Grammy Awards.

La morte di Amy WineHouse

il 23 luglio del 2011 muore  a 27 anni nella sua casa di Camden Town, a Londra, dopo aver ingerito una quantità eccessiva di alcol che le fu letale per il suo corpo debilitato. Già da tempo infatti, faceva uso di droghe e alcol.

A questo si aggiungeva anche un disordine alimentare costante, che  la portavano ad essere, per lunghi periodi anche anoressica.

Le fragilità di Amy WineHouse

Amy non voleva essere una star, come in definitiva molte altre che purtroppo hanno fatto la sua stessa fine.

Si parla di lei, come colpita dalla “maledizione” dei “27”, ovvero quelle star, che a causa di mix letali di droghe e alcol si spengono a questa fatidica età.

Per citarne qualcuno: Jim Morrison, Kurt  Kobain, Jimi Hendrix.

Forse tutti questi artisti, avevano solo voglia di fare, cantare e comunicare la loro musica  e non sono riusciti a reggere la pressione a cui li sottoponeva lo star system, interessato solo a produrre hit di successo con regolarità.

In ogni caso Amy Winehouse si è distinta per la sua estrema sensibilità umana e artistica, entrando di diritto tra i personaggi più rappresentativi del mondo della musica. Indimenticabile il suo stile vocale e personale.

Le sue minigonne, il suo look trasgressivo, sempre eccessivo ma mia volgare, e la linea pesantissima dell’eye-liner sempre evidentissima sul genere anni ’60.

Ci sarebbe da scrivere molto altro su di lei ma ci fermiamo qui e la ricordiamo con il suo video del suo maggior successo Black to black…

Buon ascolto!

 

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